Il primo Saas di Oracle è il Crm on demand

L’offerta per ora si basa unicamente su un soluzione lanciata da Siebel sei anni fa ma nel prossimo futuro il vendor promette di aggiungere altre Oracle Applications

Dicembre 2009

Secondo Adriano Ceccherini, Alliances and channels director Oracle Applications di Oracle Italia, la modalità Saas si caratterizza principalmente per le nuove opportunità che offre rispetto al licensing tradizionale: «Il fatto stesso che la modalità Saas si ponga come un servizio e non come capitalizzazione in acquisto di licenze è garanzia di grande flessibilità in quanto può essere attivata e disattivata a seconda delle esigenze. Una flessibilità importante in questa fase del ciclo economico e che permette di avviare dei progetti che altrimenti difficilmente vedrebbero la luce. Il secondo punto forte è l’innovazione: i clienti possono beneficiare della possibilità di dare una forte spinta alla loro strategia di mercato senza necessità di capitalizzazioni».

L’offerta Oracle per ora si basa unicamente su Crm on demand, un’offerta lanciata da Siebel sei anni fa quando era ancora una società indipendente e il cloud computing non c’era ancora. Nel prossimo futuro Oracle promette altre Oracle Applications in modalità Saas.
Che opportunità di business offre questa piattaforma ai partner Oracle?

«I system integrator possono far leva su di una modalità di progettazione più snella, che richiede comunque competenza e attenzione nella revisione dei processi, nella gestione del cambiamento e nelle necessarie integrazioni tecnologiche con il resto delle applicazioni aziendali – risponde Ceccherini –. I partner possono poi sviluppare proprie offerte Saas complementari a quelle Oracle, come stanno facendo Atlantic Technologies e Optimo, che stanno portando sul mercato soluzioni di Ip contact center, basate su tecnologia Oracle Contact Center Anywhere e integrate nativamente con Oracle Crm on demand. Oppure possono realizzare applicazioni attraverso appositi connettori sviluppati ad hoc. Per fare ciò non ci sono ostacoli tecnologici, anzi, scalabilità e fruibilità sono nativamente supportare dal cloud Oracle».

Quanto alla diffusione della modalità Saas in Italia, Ceccherini osserva che la differenza rispetto all’Europa non riguarda il prevalere delle Pmi, quanto il ritmo di adozione da parte delle grandi aziende: «Molte imprese europee hanno già adottato il modello misto on premise e on demand. In Italia questa adozione ha margini di crescita, soprattutto nei servizi, come pure nel settore della produzione di beni di largo consumo».

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