Il Pomo della discordia

Quanto ancora la strategia di Apple può spingersi oltre? E’ questa una domanda che si pongono in molti sia su iPhone, sia su iPad. E gli analisti non considerano i tribunali.

Sul fronte degli smartphone il primo in ordine di tempo costretto a farsi questa domanda è HTC, il cui “iphone killer” verrà ritardato, se non bloccato, dalle azioni legali nelle quali Apple l’ha invischiata (e va ricordato che è ancora in piedi la causa-e-controcausa con Nokia).
Inoltre c’è chi dice che questa mossa sia stata solo l’ultima e più appariscente delle azioni intraprese nell’ultimo anno dall’azienda di Jobs .
Probabilmente questa causa, che comprende molte tecnologie (multitouch, signal processing ed altre, bene elencate da Larry Dignan di ZDNet) è un cavallo di Troia verso i veri antagonisti, chiaramente Google e Microsoft: vincere contro Htc potrebbe voler dire vincere contro tutti ed assicurarsi un tranquillo futuro a lungo termine.
Negli anni passati abbiamo assistito a molte cause, generalmente terminate con la vittoria del ricco contro il povero, che non può competere economicamente con i grandi avvocati e deve sottrarre prezioso tempo dall’agenda di un management ristretto. Ma qui si tratta di colossi a confronto e non è detto che il colosso più grande, almeno in termini di denaro per le cause, sia Apple. Intanto secondo i buzz in Rete, Informa rilancia le previsioni del 2008 per le quali nel 2012 Android sorpasserebbe iPhone, posizionandosi secondo dietro ad un Symbian addirittura rinforzato dal passaggio in open source. Di quest’ultima cosa mi pare lecito perlomeno dubitare, ma troveremo modo per riparlarne in futuro.

Tavolette curiose
Passando all’iPad la questione è ancora più interessante in quanto coinvolge la fascia dei netbook, che ha retto il mercato PC per un lungo anno. Il piccolo ritardo di produzione annunciato per il dispositivo, basato un microprocessore acquistato e non prodotto internamente, non crea grossi problemi né rischia di far svaporare l’interesse finora accumulato.
Anzi, secondo due grandi indagatori del mercato, ovvero Gartner e Idc, il concetto di pad prenderà piede e toglierà spazio ai morenti netbook.
Pescando tra le due previsioni si trova l’allargamento dei netbooks a prestazioni e prezzi inferiori e anche superiori a quelli attuali. Ma la riscossa dei portatili e l’avanzata dei pad dovrebbero ridurre velocemente le quote della sorpresa del 2009, che nel 2010 reggerà bene per poi svanire. Sui 360 milioni di PC dei quali circa 220 di portatili, di tablet nell’anno in corso si dovrebbero vendere oltre dieci milioni di pezzi, quasi tutti Apple mentre gli altri in arrivo dovrebbero suscitare curiosità ma non grosse vendite.

Attenti al prezzo
Tutti gli analisti sono d’accordo sulla continuazione della discesa dei prezzi e sull’aumento delle prestazioni di tutti i dispositivi. Queste condizioni dovrebbero aumentare la confusione tra fasce di mercato limitrofe e anche la difficoltà di catalogazione. Dal punto di vista commerciale, un calo anche lieve del prezzo porterà al fallimento di intere linee di prodotto, con conseguenti spostamenti tra le quote di mercato. E chi sa quanto incideranno le vicende legali innescate proprio da Apple?

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