Il New Mexico, primo Stato a fa pace con Microsoft

Con una decisione a sorpresa, uno degli stati più attivi nella battaglia legale contro Bill Gates e soci dichiara la fine delle ostilità. Può essere l’evento che porterà alla fine del caso Microsoft?

Sembra che per Microsoft le controversie legali, in atto ormai da diversi
anni, stiano iniziando a risolversi in modo definitivo. Infatti il New Mexico,
uno fra i 19 rimanenti e più accaniti stati accusatori della società di Redmond,
ha detto di giudicare la controversia sulla via della conclusione. In un
comunicato, il procuratore generale del New Mexico Patricia Madrid auspica una
veloce soluzione del caso. Mette però in guardia nei confronti di una decisione
che potrebbe portare a una sanzione penale con effetti negativi sia sui
consumatori che sul mondo business. Dal dicembre del 1998, da quando cioè South
Carolina abbandonò la cordata contro Microsoft, lo stato del New Mexico è il
primo a dichiarare chiuse le ostilità.


I legali che hanno seguito tutta la vicenda dicono che la decisione del New
Mexico potrebbe avere un seguito e portare quindi altri stati ad abbandonare la
controversia. Se così fosse si potrebbe venire a profilare una situazione in cui
la soluzione finale non sarebbe più in mano del Dipartimento di Giustizia ma si
sposterebbe invece sul piano del negoziato.


D’altra parte, subito dopo che la Corte d’Appello del Distretto della
Columbia aveva invalidato la decisione di dividere in due Microsoft, Bill Gates
e soci avevano subito tentato di trovare un accordo con il governo sul problema
del monopolio. Si erano però immediatamente scontrati con i rappresentanti degli
stati di Iowa e Connecticut: questi avevano evidenziato come Windows Xp fosse un
esempio della volontà di Microsoft di continuare a esercitare il proprio
monopolio e che le nuove caratteristiche fossero volte proprio a escludere i
concorrenti.


Per tale motivo, la scelta del New Mexico ha sorpreso un po’ tutti. Ma
soprattutto ha sorpreso la dichiarazione in cui Patricia Madrid ha auspicato che
gli altri stati che ancora avversano Microsoft possano giungere a breve a
seguire la stessa via. Va però sottolineato che, considerando chiuse le ostilità
con la società di Redmond, il New Mexico si è aggiudicato la possibilità di
avvalersi di ogni vantaggio derivante da un qualsiasi futuro accordo tra
Microsoft e il governo degli Stati Uniti. Ma non solo. Microsoft si accollerà
anche tutte le spese legali sostenute dallo stato che l’ha “graziata” (circa
100.000 dollari).


Questi argomenti potrebbero avere una forte carica persuasiva sugli stati
ancora coinvolti nella controversia. Tuttavia, questi ultimi sono molto
agguerriti e dicono che né la decisione del New Mexico né le mosse persuasive di
Microsoft potranno far cambiare la loro posizione.

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