Il mobile è davvero tutto un lancio mediatico?

Una Barcellona organizzata e pulita ha sviluppato una Fiera di grande qualità internazionale. Da un lato espositori alla ricerca di partner, clienti e promozione immediati, dall’altra i colossi che possono investire su un futuro più lontano. Il mobile cresce, ma attenzione all’eccentricità.

“Nel 2010 investiremo pesantemente nel mobile: i nostri utenti mobili usano Facebook il doppio degli altri”, ha detto Chamath Palihapitiya, Vice President of Growth (Mobile and International) di FB, durante la sua sessione al MWC di Barcellona. Le sessioni non sembrano essere state il meglio della manifestazione, oppure io sono stato particolarmente sfortunato perché tra Lte e Mobile 2.0 ho sentito molte chiacchiere e non ho visto alcunché di distintivo.
Cercando di trovare un filo logico per raccontare i tre giorni passati finora alla Fiera di Barcellona tra App e Lte, la frase di Chamath mi sembra ideale, come a dire: “non pensavamo, ma il mobile è diventato il nostro business di riferimento: ci saranno lavori, scusate per il disturbo”.

Cose turche
Se le sessioni, nella mia personale esperienza, non mi hanno convinto, meglio sono andati i grandi annunci. Ma con una premessa: “It’s all about the hype”, come ha commentato un collega turco vedendomi sbuffare in sala stampa alla ricerca di appigli utili per capire cosa accadesse nel presente. E parlando di hype, Microsoft ha sentito il bisogno di annunciare il suo nuovo smartphone tra 9 ed 11 mesi prima del rilascio effettivo.
I commenti sulla stampa internazionale riferiscono di un progetto valido -anche se per lo più sulla carta-, ma ammonendo che un’eventuale uscita a dicembre sarà troppo ritardata per ottenere uno spazio commerciale; forse lo sarebbe anche settembre.
Intanto chi vuol rilasciare dispositivi Windows Mobile, o Windows Phone come si dovrebbe chiamarlo ora, deve usare la 6.5, come Htc, perché è l’ultima disponibile.

Duemila androidiani felici
Non s’è letto sui giornali, ma Google ha investito pesantemente nell’App Planet. Nella dozzina di presentazioni tecniche -davvero leggere- ha distribuito a ciascuno dei presenti un Nexus One (o a scelta un Motorola): da ieri, quindi, ci sono altri 2.000 sviluppatori europei pronti e motivati a sviluppare per Android, scusate se è poco.
Se le sessioni Android di Google erano leggere, un po’ migliori sono state quelle di Motorola, tenute lunedì. Meglio ancora quelle di BlackBerry sulla sua piattaforma, che prosegue con un deciso successo sulla strada delle applicazioni business. L’azienda ha ricevuto ampio plauso per il suo BES, BlackBerry Enterprise Server Express, il nuovo e gratuito software BlackBerry per Exchange e Small Business Server per l’accesso wireless alle mail aziendali in tutta sicurezza e semplicità, continuando quel percorso di compatibilità con Microsoft che non dirime i dubbi su un possibile matrimonio, in un futuro magari non remotissimo.
Nokia e Intel hanno unificato lo sviluppo del software delle rispettive linee di prodotto , cercando altri partner per aumentare la penetrazione dei rispettivi progetti, che comprendono gli App Store. Ci deve essere ancora molto che le due aziende comunicheranno nei prossimi mesi, altrimenti in generale due prodotti che si unificano sono certamente un risparmio ed un’opportunità commerciale sull’immediato, ma non per forza un miglioramento strategico.

Centri di attenzione
Parlando di strategie attribuite o vere, Eric Schmidt dichiara che Google non intende fare esagerata pressione sui carrier. Nel frattempo, ben 21 carrier hanno formato Wac, Wholesale Application Community, un’alleanza per sfruttare adeguatamente le possibilità che il mondo delle Apps fornisce ai loro tre miliardi di utenti e al momento a tre produttori di dispositivi (Lg, Samsung e Sony Ericsson). Bel nome, devo dire: in inglese si pronuncia come “wack”, che indica persone eccentriche.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome