Il Ministero del Lavoro aiuta l’imprenditoria e l’occupazione femminile

Due nuove proposte per aiutare l’inserimento o il reinserimento delle donne nel mercato del lavoro, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese, facilitando l’accesso al credito

Sono due le iniziative in “rosa” messe in campo dal Ministero
del Lavoro. La prima mira a promuovere l’inserimento lavorativo delle donne con
il Programma obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione
femminile
. La secondo l’accesso al credito e sostegno delle attività
imprenditoriali gestite da donne: e una
campagna istituzionale per la promozione del progetto ‘Microcredito donna‘.

Le azioni del Programma obiettivo per l’incremento e la qualificazione
dell’occupazione femminile sono dirette a favorire:

  • l’occupazione delle giovani
    under 25
    , attraverso lo strumento del ponte intergenerazionale e quindi
    della formazione delle nuove leve da parte di lavoratori e lavoratrici
    senior,
  • il reinserimento
    lavorativo delle donne over 35
    , per l’occupazione di donne inoccupate e
    disoccupate destinatarie di prestazioni di sostegno al reddito,
  • il consolidamento delle
    imprese femminili
    , attraverso attività di formazione e servizi di supporto
    per l’accesso al credito, lo sviluppo di prodotti e servizi e la creazione
    e promozione di marchi.

Le domande
possono essere presentate fino al 30 novembre 2013.

I progetti,
di durata non superiore a 24 mesi, saranno finanziati in ordine di graduatoria,
con priorità per microiniziative, cui sarà concesso un contributo minimo
di 60mila euro.

La campagna “Riparti da te! Bella impresa
essere donna
” mira a promuovere il progetto “Microcredito
donna
” e ad accrescere la conoscenza circa le opportunità di finanziamento
a disposizione delle donne interessate ad avviare un’attività imprenditoriale,
ma prive di garanzie per accedere al credito bancario.

L’iniziativa è gestita dall’Ente nazionale per il
microcredito
, che può realizzare fondi
di garanzia
attraverso accordi con altre istituzioni e indirizzare le
aspiranti imprenditrici verso i canali adeguati per ottenere prestiti
fino all’importo massimo di 25 mila euro.

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