Il governo fa il venture capital per le Pmi del Sud

Il Fondo Ht finanzia idee innovative con fondi mobiliari chiusi. Si parte dal Mezzogiorno, con 160 milioni di euro per avviarsi o crescere. Astenersi perditempo

Le piccole e medie imprese innovative del Mezzogiorno possono accedere a 160 milioni di euro per svilupparsi in chiave internazionale con il supporto del Governo. La cifra è disponibile non a fondo perduto, bensì come fondo d’investimento. L’annuncio data oggi, 29 aprile 2009.


L’introduzione del venture capital tra gli strumenti del settore pubblico è un epocale passo in avanti per il sistema Paese: ora bisogna mostrare le capacità per andare fino in fondo e con successo.


Circa metà della cifra, grosso modo 80 milioni di euro, viene dal Governo. Il Fondo Ht ha avuto un lungo iter. Basato su gara europea e coordinato dal Dit (Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della presidenza del consiglio dei ministri), lo strumento si rivolge ad aziende non solo informatiche, ma di qualsiasi tipo purché usino la tecnologia digitale per innovare processi o prodotti. Nessun finanziamento potrà essere riconosciuto a Pmi in difficoltà, mentre si auspica una forte presenza di spin-off che evidenzino una forte correlazione tra ricerca, finanza e politica.


Fondi d’investimento chiusi
Nei termini finanziari, il Fondo High Tech cofinanzia fondi mobiliari chiusi affidati a società di gestione del risparmio (Sgr) che, in base al mercato, valuteranno e realizzeranno investimenti per lo sviluppo e la digitalizzazione del tessuto imprenditoriale esistente, rafforzando l’economia reale e la competitività.


Poiché le Pmi italiane sono più micro e piccole che piccole e medie, l’operazione di valutazione delle proposte è più difficoltosa rispetto alla media europea. Le società di gestione del risparmio coinvolte in Fht e che devono fare questo tipo di valutazione sono quattro: Vertis, Quantica, San Paolo/Imi e Vegagest. Ben nota è l’attività di S. Paolo/Imi, impegnata per 12,5 milioni di euro. Quantica, con 31,5 milioni di euro, è stata costituita nel 2002 ed è partecipata al 36% da Rete Ventures, società di trasferimento tecnologico controllata al 90% dal Cnr. Vegagest (20 milioni) è nata nel 2001 da un gruppo di banche indipendenti sparse sul territorio nazionale e da Cattolica Assicurazioni. Sempre nel 2001 nasce la napoletana Vertis, che gestirà 12,5 milioni di euro dei circa 80 garantiti dal Governo.


Verso il 2012
Oltre alla novità del supporto pubblico, l’iniziativa semplifica l’accesso ai capitali di ventura in un Paese come l’Italia che è culturalmente poco avvezzo allo strumento. Ancora maggiore è l’effetto auspicato per un’iniziativa che eroga denaro in una congiuntura particolarmente sfavorevole come il capitombolo dei mercati azionari risolto con l’erogazione di mari di denaro pubblico internazionale..


Il finanziamento di Fht, o Fondo Ht, si rivolge alle fasi preparatorie (early stage) dell’impresa (studio, valutazione e sviluppo dell’idea), ma anche al rafforzamento di una Pmi già esistente (expansion capital) sul territorio del centro-sud. Sono in fase avanzata altri strumenti utili sull’intero territorio nazionale, ma la diversità dell’iter rende prematuro parlarne.

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