Il Garante per la Privacy incontra Google

Dopo le denunce dello scorso mese di aprile.

A metà Aprile, dopo una serie di segnalazioni da parte di comuni
cittadini, il Garante per la privacy ha interpellato “i quartieri alti
di Google per chiedere alla società di individuare delle soluzioni adatte a
risolvere il problema della permanenza in rete di dati e informazioni personali
non aggiornate o non rispondenti alla realtà.

In particolare, una
cittadina italiana aveva denunciato la permanenza in Google di informazioni
relative ad un procedimento penale avviato nei suoi confronti ed all’interno del
quale era stata assolta.

La società di Mountain View ha risposto e
l’incontro si è tenuto qualche giorno fa.
Per Google erano presenti il
responsabile nazionale, il responsabile della comunicazione di Google Italia e
il consigliere per l’Europa.

Nel corso del colloquio, il Garante ha
espresso la necessità di concordare forme di collaborazione con la società
statunitense allo scopo di tutelare i diritti degli utenti del nostro Paese.


I rappresentanti di Google, da parte loro, hanno tenuto a rimarcare come
il motore di ricerca non sia responsabile dei contenuti che vengono indicizzati
ma si sono detti disponibili a modificare in modo più tempestivo le risorse che
vengono mantenute in archivio.

Ci si è riferiti soprattutto alle pagine
cache ed ai sommari che Google inserisce sotto a molti link.

Google si è
riservata di valutare la possibilità di effettuare la cancellazione di pagine
cache anche direttamente su richiesta del Garante, come pure delle altre
Autorità per la privacy europee. L’incontro si è concluso concordando sulla
necessità di mantenere vivo il dialogo tra Garante e la società fondata da Page
e Brin.

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