Il futuro della banda larga in Italia

La collaborazione tra Telecom Italia e Fasteb porterà la seconda ad ampliare la sua rete NGAN (Next Generation Access Network), con l’obiettivo di arrivare entro i prossimi due anni a garantire una copertura in banda larga al 20% delle famiglie e delle imprese italiane.

C’è una stretta collaborazione con Telecom Italia alla base del progetto annunciato da Fastweb. Le due società hanno stretto infatti un memorandum di intesa, con l’obiettivo di collaborare, condividendo infrastrutture e costi, allo sviluppo delle reti di nuova generazione in architettura FTTCab, che già oggi permette di raggiungere velocità di connessione sino a 100 megabit al secondo, con l’obiettivo dei 400 MBIT al secondo in futuro, e che prevede l’utilizzo della fibra ottica fino al cosiddetto cabinet, cioè l’armadio stradale, che dista, mediamente, 500 metri dalle abitazioni. Il collegamento dal cabinet agli edifici e al cliente viene effettuato, invece, tramite cavo in rame.

In particolare, Fastweb ha annunciato l’intenzione di ampliare la sua rete NGAN (Next Generation Access Network) con l’obiettivo di arrivare entro i prossimi due anni a garantire una copertura in banda larga al 20% delle famiglie e delle imprese italiane.
Tradotto in numeri, l’impegno espresso significa arrivare alla fine del 2014 avendo esteso l’attuale rete FTTH (Fiber to the Home) anche con tecnologie FTTS (Fiber to the Street Cabinet, detto anche FTTCab), raggiungendo 5,5 milioni tra famiglie e imprese, di cui 40.000 già entro la fine di quest’anno.
Si prevede di coprire entro il 2014 le città di Roma, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Palermo, Trieste, Bari, Bologna, Verona, Ancona, Brescia, Monza, Livorno, Reggio Emilia, Padova, Como, Bergamo, Pisa, mentre per quanto riguarda Milano si continuerà con l’utilizzo di FTTH.
Fastweb prenderà in carico la stesura di fibra ottica dalle centrali Telecom Italia sino agli attuali armadi di strada, cercando di contenere al minimo gli scavi, preferendo la posa in infrastrutture esistenti.

In termini di investimento economico, il nuovo piano prevede che ai 1.600 milioni di euro già previsti nel piano quadriennale di innovazione infrastrutturale si aggiungano ulteriori 400 milioni di euro. 130 di questi sono già stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Swisscom.

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