Il Fondo di garanzia apre a professionisti e Pmi in crisi

Introdotte diverse novità volte a incrementare l’efficacia e a favorire l’accesso al cedito delle piccole e medie imprese. Estesi anche gli interventi a professionisti e studi professionali.

E’ in corso di registrazione alla Corte dei conti, in
vista della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, del decreto ministeriale
del 7 dicembre 2013
. In tale decreto, di concerto con il ministero dell’Economia viene data
attuazione sia alle disposizioni dell’articolo 1 del decreto-legge n. 69/2013
(“Decreto del fare”), volte a favorire l’accesso al credito, ampliando la platea delle imprese
potenziali beneficiarie della garanzia, sia l’estensione degli interventi del
Fondo ai professionisti
e agli studi
professionali,
iscritti agli ordini e quelli
aderenti alle associazioni iscritte nell’elenco tenuto dal
ministero e in possesso
delle relative attestazioni.

Le
operazioni finanziarie relative ai professionisti sono ammesse alla garanzia
del Fondo entro il limite massimo di assorbimento delle risorse complessive
pari al 5%
.

Mentre i criteri di valutazione delle imprese saranno in
relazione ai mutamenti del ciclo economico e all’andamento del mercato
finanziario e creditizio, consentendo l’accesso anche alle imprese che hanno
bilanci peggiorati per effetto della crisi
.

Inoltre, la percentuale
massima della garanzia diretta concessa dal Fondo è stata innalzata da un
massimo del 70 all’80
per le operazioni di anticipazione di credito verso imprese che vantano
crediti nei confronti di pubbliche amministrazion
i; per le operazioni
finanziarie comunque finalizzate all’attività di impresa
, aventi durata non
inferiore a 36 mesi; per le operazioni volte a favore di imprese ubicate in
aree di crisi industriali complesse
(articolo 27 del D.L. 83/2012) e per quelle garantite
a valere sulla sezione speciale del Fondo riservata alla concessione di
garanzie sui finanziamenti accordati a piccole e medie imprese di autotrasporto
di merci
(D.M. 27 luglio 2009).

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