Il data mining per individuare le frodi telefoniche

Telecom Italia Lab, con il supporto tecnico e operativo di Oracle, ha realizzato per il primo carrier italiano un complesso sistema di analisi destinato a stanare i truffatori

Una delle problematiche comuni per le grandi organizzazioni che
distribuiscono servizi è sicuramente la potenziale esposizione alle frodi. Una
quantità di clienti misurabile in centinaia di migliaia di unità è la principale
fonte di introiti per le aziende di questo tipo, ma l’elevatissimo numero di
transazioni che questa mole di utenti comporta fornisce anche un ambiente ideale
per i potenziali truffatori: dati i volumi in gioco, diventa praticamente
impossibile, o perlomeno antieconomica, una valutazione “personale” dei singoli
clienti e un’analisi delle singole transazioni. Telecom Italia è senz’altro da
annoverare fra le aziende che devono fronteggiare quotidianamente problemi del
genere; la società, quindi, si è dovuta dotare di una soluzione dedicata
all’analisi antifrode, sviluppata, nel caso specifico, da una delle aziende del
Gruppo, Telecom Italia Lab.

L’ambito individuato
Maria
Lorenza Demarie, competence leader di Telecom Italia Lab
, ci ha
illustrato le caratteristiche tecniche, ma soprattutto metodologiche, della
soluzione implementata. «L’ambito individuato, innanzitutto, è stato l’unico
possibile, a fronte di requisiti come quelli appena illustrati: realizzare,
cioè, una soluzione di data mining
– ha spiegato la manager -. Creare
un data warehouse efficace ed efficiente, però, non era sufficiente: bisognava
anche progettare un sistema per la distribuzione dei dati raccolti, in grado di
fornire agli analisti delle frodi gli strumenti indispensabili per le loro
valutazioni
». Il sistema, in sostanza, è composto da un mix fra strumenti
di analisi dati e di business intelligence e utilizza avanzate soluzioni di
personalizzazione, quali l’erogazione del servizio sulle basi delle specifiche
esigenze dell’utente-analista, realizzata mediante una profilazione implicita ed
esplicita.

L’architettura tecnologica
La scelta
tecnologica si è indirizzata su prodotti Oracle che, da un lato, assicurano le
prestazioni, la scalabilità e l’affidabilità necessarie per gestire quantità di
dati nell’ordine dei Terabyte e, dall’altro, permettono di fornire all’utente
finale un accesso indipendente alle informazioni, attraverso un’architettura
distribuita. La soluzione realizzata permette diversi tipi di accesso ai dati.
Sono possibili, ovviamente, le query puntuali, che consentono di accedere, se
necessario, ai dati di dettaglio relativi ai clienti e alle loro transazioni. Ma
è mediante l’analisi Olap (Online analytical processing), con i relativi report
predefiniti e schedulabili in base alle esigenze dell’utente, che gli analisti
sono in grado di visualizzare i dati in più dimensioni e a diversi livelli di
astrazione, in modo da poter individuare la frode e comprenderne il tipo.
Tramite le funzionalità di data mining, inoltre, è possibile individuare le
tipologie di frode ricorrenti, permettendo di contrastarle nell’immediato ma
anche di creare modelli di previsione per associare ai clienti le probabilità di
rischio di frode. Il sistema, infine, mette a disposizione anche funzionalità di
indagine “visuale”, basate su tool grafici che consentono di scoprire con più
facilità le organizzazioni di frodatori. Le problematiche di implementazione di
una soluzione di tale complessità sono state diverse, ma fra le principali è da
citare quella relativa al caricamento periodico di elevatissime quantità dati:
per poter svolgere le analisi, infatti, è necessario che gli analisti abbiano a
disposizione un dettaglio di almeno 30 giorni.

I prodotti
coinvolti
Telecom Italia Lab ha sfruttato la tecnologia Oracle per
rendere efficienti queste operazioni: in particolare, con l’ultima versione del
database, la 9i, si sono ottenuti sensibili miglioramenti prestazionali. Il
poter contare su una suite di prodotti integrata, come quella di Oracle, ha
anche facilitato la produzione dei sistemi di erogazione del servizio: la
soluzione, in buona parte realizzata mediante Java 2Ee, viene infatti
distribuita direttamente tramite l’application server Oracle, mentre con
l’utilizzo di Oracle Discoverer è stato realizzato un sistema “self service” che
consente all’utente di prelevare in modalità autonoma i dati che servono per la
sua attività, ma anche di preparare direttamente i report finali delle analisi
effettuate. In realtà, la soluzione in produzione presso Telecom Italia, nel
momento in cui ci è stata presentata, era ancora basata sulla suite Oracle 8i,
ma nei laboratori di sviluppo è già pronta la nuova versione, che sfrutta
pienamente le nuove funzionalità e potenzialità di Oracle 9i Database e di
Oracle 9i Application Server. All’interno della stretta collaborazione con
Telecom Italia Lab, Oracle Italia ha fornito anche il proprio supporto dal punto
di vista tecnico e da quello dell’aggiornamento dei prodotti. Telecom Italia Lab
stessa, non a caso, è stata fra i beta tester della versione 9i del database. È
infine da sottolineare che, in un ambito come quello dell’analisi delle frodi
massive, il fattore del ritorno rapido dell’investimento è fondamentale. Grazie
all’integrazione fra gli strumenti e alle performance dimostrate, la soluzione
realizzata consente di effettuare analisi approfondite in tempi, e di
conseguenza con costi, sostenibili: già attivo da qualche anno presso Telecom
Italia, il sistema sviluppato dalla società del Gruppo ha da diverso tempo
raggiunto il ritorno dell’investimento.

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