Il Cto di Opera: Microsoft abbracci gli standard web

Wium Lie stila una lista di richieste nei confronti di Microsoft.

Secondo Hakon Wium Lie, Cto di Opera Software, Microsoft avrebbe un ridotto interesse nel migliorare il supporto per gli standard, almeno in Internet Explorer. Le parole di Wium Lie sono piuttosto taglienti: “non si adegueranno mai completamente agli standard a meno che non siano espressamente obbligati da qualcuno a farlo. Gli utenti ed i clienti non sono in grado di far cambiare le cose“.

Wium Lie stila, a corollario delle sue osservazioni, una lista di richieste – nei confronti di Microsoft – che vedrebbe particolarmente utili: il supporto di default per Acid2 e Acid3 (il browser del colosso di Redmond dovrebbe superare sempre, senza necessità di attivare alcuna “standards mode”, questi test); la pubblicazione di un’esaustiva documentazione sulle modalità con cui Internet Explorer implementa i vari standard; le pagine che richiedono l’attivazione della “standards mode” debbono poterlo fare, nella stessa maniera, anche in futuro senza utilizzare altri “switch magici”; Microsoft dovrebbe impegnarsi costantemente sul versante interoperabilità.

Microsoft aveva illustrato, a fine Gennaio scorso, l’introduzione di tre differenti modalità per il rendering delle pagine web in Internet Explorer 8. La modalità “quirks” consentirà di visualizzare correttamente i siti concepiti per Internet Explorer 6 (viene impiegata anche in IE7), una modalità “standard” (la stessa usata in Internet Explorer 7) ed una terza modalità, per il momento battezzata con il nome “super standards mode” che fornirà il massimo livello di compatibilità con gli standard per il web.
La modalità “super standards” potrà essere attivata, a scelta del singolo sviluppatore, inserendo una tag HTML speciale all’interno della pagina web (presumibilmente una tag META).
Secondo quanto dichiarato da Chris Wilson, IE Platform Architect, l’intento è da una parte quello di attenersi agli standard senza però impedire la corretta visualizzazione di siti web concepiti per essere visualizzati correttamente nelle versioni precedenti del browser.
Wilson spiega che l’approccio basato sull’impiego delle tre modalità spronerà gli sviluppatori web a compiere, gradatamente, una migrazione indolore, abbracciando gli standard, senza obbligarli ad adeguarsi immediatamente all’uscita della nuova versione del browser.

Le polemiche sull’adeguamento agli standard da parte di Microsoft non accennano a placarsi nemmeno sul blog di Internet Explorer.

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