Il cloud privato in Europa va

Riduzione di costi, incremento di efficienza e agilità conquistano i Cio delle grandi aziende. Nelle Pmi c’è più prudenza.

Le aziende europee pare stiano iniziando a cogliere le opportunità di business offerte dalla virtualizzazione e dall’accesso alle applicazioni sul cloud.

Emerge da una ricerca condotta a primavera per conto di Brocade su circa 200 Cio europei.

La ricerca rivela che il 60% delle aziende prevede di iniziare entro i prossimi due anni la pianificazione e la migrazione verso un modello di computing distribuito di tipo cloud.

I principali motivi che spingono verso il cloud sono la riduzione dei costi (30%), l’incremento dell’efficienza (21%) e dell’agilità (16%) del business.

Nella maggior parte dei casi gli investimenti consistono nello sviluppo di un’infrastruttura cloud privata, per valutazioni di sicurezza.

Oltre un terzo dei rispondenti ha indicato la sicurezza come l’ostacolo più significativo all’adozione del cloud, seguita dalle complessità della virtualizzazione dei data center, delle infrastrutture di rete e dell’ampiezza di banda.

L’indagine ha coinvolto anche alcune Pmi, che risultano più lente nel cammino d’adozione del cloud, con solo il 42% che prevede di migrare verso il cloud entro i prossimi due anni. Il 63% delle Pmi, invece, pensa di optare per una soluzione hosted.

Oltre un quarto delle aziende di grandi dimensioni sta pianificando di migrare verso un modello di cloud entro i prossimi due anni; l’11% entro un anno.
Un quarto ha affermato che la possibilità di consolidare il numero di data center è stata un motivo basilare e la disponibilità di banda è stato un fattore decisivo per il 14% dei partecipanti all’indagine.

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