Il cardine dell’offerta Adobe è lo standard Pdf

Da tempo il vendor fornisce varie soluzioni di ottimizzazione dei processi documentali dalla dematerializzazione all’archiviazione sostitutiva fino alla firma digitale

Marzo 2009

Adobe è una di quelle aziende che hanno fatto della gestione documentale uno dei principali pilastri della propria offerta con una serie di soluzioni che si basano sul formato Pdf, uno standard che originariamente era puramente de facto, ma che, oggi, dopo il riconoscimento dell’ente di standardizzazione Iso, è a tutti gli effetti uno standard de jure.

«Adobe fornisce varie soluzioni di ottimizzazione dei processi di gestione documentale, dalla dematerializzazione all’archiviazione sostitutiva e alla firma digitale – dichiara Andrea Valli, Senior business development manager Adobe Systems Italia –, ma ha un particolare vantaggio competitivo nella modulistica elettronica che non significa solo sostituzione della carta, incidendo anche nella funzionalità dei processi e nella collaborazione in Web conferencing che permette di lavorare su documenti condivisi».

Il mercato, in realtà, non sembra essere pronto e questo per varie remore culturali e perché l’introduzione di queste soluzioni tocca ruoli consolidati delle persone, anche se il ritorno degli investimenti è ben stimabile ed evidente in aziende di qualsiasi dimensione.

Si possono valutare anche le riduzioni dei costi indiretti come la spedizione e il trasporto, l’archiviazione e il reperimento e la eventuale perdita degli originali. Un altro settore importante per Adobe è quello della firma digitale, nata 10 anni fa ma fino a oggi non ancora diffusa come potrebbe.

«Adobe – precisa Valli – ha lavorato molto per garantirne un uso più allargato, non legato a software proprietari, creando la firma Pdf con caratteristiche di interoperabilità con i software più diversi. La società è molto impegnata su questo fronte e un numero crescente di certificatori supportano la sua firma digitale».  Inizialmente l’impiego della firma digitale era limitato alla Pubblica amministrazione che è stata costretta all’utilizzo da disposizioni normative.

Oggi si diffonde sempre più nelle aziende private per la fatturazione elettronica e l’invio telematico dei bilanci. Il problema è superare le barriere culturali in modo da farlo diventare un uso quotidiano.
Ci sono, comunque, segni di cambiamento, sottolinea Valli: la firma digitale è, per esempio, conosciuta oltre alle aspettative.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome