Il boom mondiale delle fusioni

Il volume finanziario complessivo delle operazioni di fusione tra aziende ha raggiunto un livello record nel primo trimestre del nuovo anno, toccando i 1.140 miliardi di dollari, pari a una crescita del 68%. A questo aumento hanno sicuramente contribui …

Il volume finanziario complessivo delle operazioni di fusione tra
aziende ha raggiunto un livello record nel primo trimestre del nuovo
anno, toccando i 1.140 miliardi di dollari, pari a una crescita del
68%. A questo aumento hanno sicuramente contribuito il boom delle
transazioni effettuate in Europa e la rapida evoluzione del settore
tecnologico su scala mondiale. Negli Usa, il valore totale dei
"merge" ha toccato i 578 miliardi di dollari, sull’onda del
mega-accordo da 160 miliardi di dollari tra America Online e Time
Warner, il secondo più importante di ogni tempo. La classifica per
numero di fusioni concluse negli Usa precipita invece ai livelli di
cinque anni fa, con il brusco calo fatto registrare dalle
capitalizzazioni di molte, affermate aziende della old economy. Il
numero totale di fusioni registrate ammonta infatti a 2.433, contro
le 2.835 sottoscritte durante il primo trimestre ’99, una diminuzione
del 14%. Parallelamente, cresce il numero di aziende che a fronte di
una difficile situazione borsistica scelgono di abbandonare i listini
pubblici per tornare sotto il controllo del capitale privato. In
questo ultimo trimestre più di 10 miliardi di dollari hanno lasciato
Wall Street, contro i meno di 2 miliardi di dollari dello stesso
periodo di un anno fa. Una di queste aziende è stata Seagate
Technology, noto costruttore di dischi magnetici, che ha concluso una
transazione di 20 miliardi per ritornare in mani private e rivendere
al proprietario la quota del 33% che aveva acquisito dalla società
Veritas Software.
In Europa come negli Stati Uniti cresce la popolarità delle scalate
"ostili" ma le previsioni dicono che il clima europeo potrebbe
diventare ancora più rovente ora che l’imminenza del’unione monetaria
spinge a rivedere molte strategie aziendali, con un impatto che molti
avevano sottovalutato. In Europa il numero di accordi è aumentato del
45 percento, raggiungendo un valore di 341,4 miliardi di dollari
contro i 234,6 del primo trimestre ’99. In questo caso, cresce anche
il numero di accordi, passato da 3.346 a 3.714. In cima alla
classifica troviamo la fusione tra le farmaceutiche Glaxo Wellcome e
SmithKline Beecham e tra Deutsche Bank e Dresdner Bank.

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