Il Bell Labs Prize cambia il modo di comunicare

Migliorare di almeno dieci volte, in una o più dimensioni, tra 10 anni, la comunicazione globale, in un tempo di dieci anni. E’ questo l’obiettivo della seconda edizione del Bell Labs Prize, un concorso internazionale che offre ai ricercatori dei Paesi ammessi la possibilità di realizzare le loro idee innovative e di collaborare con ricercatori di fama mondiale all’interno dei Bell Labs, l’organizzazione di ricerca e sviluppo di Alcatel-Lucent,
I vincitori porteranno a casa premi in denaro pari a 175.000 dollari e la possibilità di continuare a sviluppare le loro idee presso i Labs. Il premio permette agli innovatori di tutto il mondo di collaborare con la comunità globale dei Bell Labs, che cambia le regole del gioco in molti campi scientifici, per affrontare le grandi sfide delle comunicazioni, della collaborazione e della connettività futura.
“Dopo il grande successo dell’anno scorso, con fantastiche idee dalle bio-reti al wearable, ci aspettiamo un impatto pari se non superiore”, ha dichiarato Marcus Weldon, presidente Bell Labs; “crediamo che l’energia, l’innovazione e la collaborazione di questo premio sia incredibile e crediamo fermamente che i ricercatori vincitori cambieranno radicalmente il nostro mondo”.

Partecipazione e riconoscimenti
Il Premio Bell Labs è un concorso che premia le proposte innovative 10x nel campo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni e relativi sistemi software e applicazioni. La competizione è aperta a chiunque nei Paesi partecipanti abbia un’idea e soddisfi i requisiti di partecipazione.
I tre vincitori riceveranno un premio di 100.000 dollari (primo premio), 50.000 dollari (secondo premio) o 25.000 dollari (terzo premio). Altri 100 mila dollari vanno all’istituzione dalla quale proviene il team primo classificato. Inoltre, lungo il percorso, alcuni top talent potrebbero rientrare nel programma di assunzioni dei Bell Labs. La scadenza per la partecipazione è il 22 aprile 2015.
La prima edizione ha visto attribuire il primo premio a Emmanuel Abbe, assistant professor presso la Princeton University per il suo lavoro riguardo la Teoria di Shannon per Social Network e oltre. Il secondo premio è andato a Patrick Reynaert, professore associato presso l’Università di Leuven (Belgio) per Gigabits attraverso la plastica, mentre terzo si è classificato il team composto da Matilde Sanchez Fernandez, Ana García Armada e Eva Rajo-Iglesias dell’Università Carlos III di Madrid, che hanno presentato il progetto Liberare il Wireless Power dei terminali: Blended Antenna HUBs per un’esperienza mobile cloud senza limiti.

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