Il backend e il buon senso

La gestione elettronica dei documenti, come l’unica cosa da fare. Ma bene. Come fa il Cio de Il Gigante.

Cosa fare quando il dato critico deve stare nelle mani del marketing? Come può dare il proprio apporto concreto un Cio a una struttura di dati che è mutevole, per via dell’agilità dello stesso scenario di mercato, specie se deve lavorare con un budget fissato?


Innanzitutto, più che usare il budget come leva, «bisogna usare il buonsenso».


Questa è la visione di Diego Reni, Direttore dei sistemi informativi dei supermercati il Gigante, realtà della Gdo con 30 punti vendita nel nord Italia, perlopiù in Lombardia e 5mila dipendenti.


Reni ben rappresenta il paradigma di abbinamento fra tecnologia e tematica distributiva, che secondo la vulgata sarebbe animato da una buona dose di routine, ma, in realtà, porta con sé aspetti che proprio la capillarità dell’immissione dei dati configura come di estrema complessità.


Sia per via della struttura di utenti informatici che Reni governa, fatta di 250 utenti, gestiti tutti internamente con 20 persone, sia per la criticità intrinseca della gestione del punto vendita, anche un progetto come quello di archiviazione sostitutiva dei documenti, forse ormai banale nella fase di concettualizzazione, può richiedere attenzione come quelli apparentemente più complessi.


Per cogliere il tasso di complessità, basti pensare che le merci non vivono senza un documento che ne certifica l’esistenza, e che un singolo documento ha una differente valenza, se lo si osserva dal punto di vista fiscale oppure da quello di gestione delle forniture, e quindi dal lato del supply chain management.


E il buonsenso, quindi, ha consigliato a Reni di orientarsi a creare una struttura di gestione del documento elettronico fruibile ovunque nel contesto dell’infrastruttura informativa del Gigante, proprio per arrivare, con un progetto solo, ai massimi risultati raggiungibili.


Anche così si concretizza il concetto di It trasversale a tutte le altre funzioni aziendali. Come se fosse un centro servizi per l’azienda nella sua interezza.

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