Il 60% delle applicazioni aziendali può migrare al cloud

Per Cable&Wireless Worldwide l’approcio ibrido è la soluzione che consente alle aziende la migliore adozione del cloud.

Molti dipartimenti It hanno oggi un’infrastruttura virtualizzata, ma non sono maturi per realizzare una migrazione verso il cloud.

Lo pensa Cable&Wireless Worldwide, che lo esprime in una nota in cui delinea che esiste ancora una certa confusione sulla vera definizione del cloud computing e su quale possa essere il modo milgiore per farlo.

In generale, la maggior parte delle soluzioni offerte dai vendor si concentrano su uno dei tre approcci diversi per la migrazione verso il cloud: pubblico, privato o host.

Per C&W ne esiste un quarto: il cloud ibrido.
Per qualsiasi soluzione opti è importante che l’azienda prenda in considerazione aspetti vitali, come la sicurezza, gli accessi e la solidità delle performance.

Per Andrew Halliwell, Director of Commercial Development di Cable&Wireless Worldwide, per realizzare questa valutazione è necessario monitorare le applicazioni esistenti, la loro richiesta di disponibilità e i processi in corso.

Qualche tempo fa si stimava che circa il 15/20% delle applicazioni aziendali fosse in grado di migrare al cloud. Ora la percentuale può arrivare anche al 60%.

Ogni movimento deve essere quantificabile e bisogna avere una forte conoscenza del business prima di iniziare la migrazione.
Per capire subito i vantaggi di una soluzione di cloud, è necessario che tutto il processo sia integrato a tutto il portafoglio aziendale.

Uno dei vantaggi dell’approccio ibrido, secondo Halliwell, è che consente alle aziende un passaggio graduale e su misura, offrendo una via strategica per l’implementazione che incide su tutta l’organizzazione senza causare scompensi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome