Lo sostiene Amar Hanspal di Autodesk: il potere del manufacturing sta tornando nelle mani della gente.

Pochi giorni prima del lancio di Spark, la piattaforma open source per il mondo 3D, www.01net.it ha incontrato a Milano Amar Hanspal senior vice president Information Modeling and Platform Products Group di Autodesk. Ecco quanto è emerso dall’incontro.

Amar Hanspal tecnicamente è senior vice president dell’Information Modeling and Platform Products Group di Autodesk.
In pratica è un guru del 3D printing. Un manager che ha un’ampia esperienza nel 3D modeling e un’altrettanto larga visione di quello che l’innovazione tecnologica è e sarà.

Lo abbiamo incontrato in occasione di un suo passaggio a Milano proprio per captare e chiarire le tendenze.

L’Hanspal-pensiero

Gli “hashtag” che Hanspal ci detta sono chiari: con il 3D printing siamo all’alba di una nuova era del manufacturing e di una rivoluzione industriale, che però avverrà al contrario rispetto a quella che ci hanno insegnato i libri di storia.

Nella prima rivoluzione industriale il potere produttivo si concentrò nella mani di pochi, mentre tante erano quelle che prestavano lavoro.

Oggi la situazione è ribaltata: il potere di fare un oggetto è direttamente nelle mani della gente, che si sta riappropriando della capacità di creare.

Ciò grazie a un sistema di innovazione in cui tutte le componenti (hardware, software, consumabili) parlano la lingua del minor costo.

Un vero e proprio hype che sta coinvolgendo sempre più persone e che per Hanspal in questo momento sta anticipando l’industria, anche se non la distanzia.

Nessuno escluso
Ma cosa creare con il 3D printing? Praticamente tutto, spiega Haspal. Non esistono freni o limitazioni in ordine al settore di applicazione. Dalla medicina al building, dalla meccanica al trasporto, passando per l’abbigliamento, tutti i settori industriali sono ricettori dell’innovazione del 3D printing. Gli esempi sono innumerevoli, vanno dal plantare al braccialetto, dal componente di una costruzione a quello di un automobile, e stanno nella capacità di creazione delle persone.
Quello che conta è avere tutti gli elementi in fila: idea, applicazione per tradurla in software, stampante per crearla.
Un paradigma che sta già duplicandosi verso il complemento a uno della digitalizzazione: la scansione.

Dall’immagine alla materia
Assieme al 3D printing, il 3D scanning per Hanspal sarà la pratica che consentirà non di creare da zero, ma di apportare modifiche, arricchimenti o semplici manutenzioni all’esistente.
Seguendo il paradigma riprendi-modifica-crea, la scansione in 3D schiude le porte del contesto della realtà aumentata a sempre più persone.
I grandi numeri però si fanno anche con le community, e Hanspal lo sa bene. Tanto che riconosce al mondo opensource e del freeware il ruolo di aggregatore di conoscenze, modelli, idee. Di crescita, insomma. E vi partecipa:
Un esempio è Instructables 

Libera crescita in libero mercato
Autodesk, sottolinea Hanspal, cavalca il fenomeno della partecipazione allargata da tempo, rilasciando gratuitamente (sempre per gli studenti) utility per il 3D printing, app per dispositivi mobili, strumenti per esercitare e migliorare la creatività.

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