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Dal 24 marzo una nuova biografia di Steve Jobs

Uscirà il prossimo 24 marzo (l’edizione per Kindle è preordinabile a questo indirizzo) una nuova biografia dedicata a Steve Jobs, scritta dai giornalisti americani Brent Schlender e Rick Tetzeli e intitolata Becoming Steve Jobs: The Evolution Of A Reckless Upstart Into A Visionary Leader.

In questi giorni, e fino all’uscita del volume, la rivista americana Fast Company, di cui lo stesso Tetzeli è caporedattore, sta pubblicando alcuni estratti del libro, rivelando molti retroscena sia della vita del fondatore e Ceo di Apple, sia rispetto allo sviluppo di alcuni prodotti chiave.
Così, non è strano che in queste ore si diffonda tra le agenzie e le testate americane (tra gli altri Washington Post) la notizia che l’attuale Ceo Tim Cook, già in “odore di successione” alla guida dell’azienda, una volta appurata la sua compatibilità biologica con Steve Jobs, si offrì come donatore di fegato, ricevendo in cambio un deciso rifiuto.
Steve Jobs, avrebbe raccontato Tim Cook in una lunga intervista, non volle accettare l’ipotesi che mettesse a repentaglio la sua salute, se pure per offrirgli una speranza di sopravvivenza.

Il libro offre però molti spunti in più: tratta ad esempio del legame con Jony Eve, l’uomo che ha curato il design di iPhone ma di cui Jobs bloccò alcuni dei progetti più avveniristici, come un eMate message pad, proposto verso la fine degli Anni Novanta, o la stessa MacTv, o dell’amicizia con Bob Iger, presidente e Ceo della Disney.
Le consegne del libro partiranno il 24 marzo negli Stati Uniti, mentre per l’Italia è disponibile al momento solo la versione per piattaforma Kindle.

  1. Ho acquistato il libro su iBook, convinto dalla pubblicità che annunciava interviste e contenuti esclusivi. E proprio come un prodotto microsoft il libro nasconde bugs. Innanzitutto ho perso il conto di quante volte l’autore definisce Jobs come “immaturo,incapace” arrivando addirittura a intitolare un capitolo sul suo successo alla Pixar come “fortuna”. Definisce Gates un lungimirante , che ha anticipato la visione di un mondo internet interconnesso di apparecchi , per la vita di tutti i giorni, a cui Jobs sarebbe arrivato concretamente per primo. Addirittura l’autore fa capire che Windows 95 era un prodotto avanti.. Viene citata la Xerox senza dire che il sistema a puntamento del mouse sperimentale non era appunto a puntamento ma serviva solo per scorrere in modo secco da pagina a pagina .L’autore denota un risentimento per il successo della Apple , che ha cancellato il mondo del commercio di prodotti scarsi e approssimativi a cui il giornalista sentiva di appartenere. Interessanti le interviste , ma i commenti e le opinioni dell’autore rovinano il libro. Se siete a conoscenza della storia per com’è realmente e se siete estimatori di Jobs e della Apple comprate il libro di Isaacson.

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