Idee e suggerimenti per Smau 2006

Il nuovo Smau ha ribaltato la lista delle proprie priorità e dei propri valori: scende la quantità dei visitatori e sale la qualità della visita, scende la scenografia e sale la sostanza, scendono le passerelle per personaggi e man …

Il nuovo Smau ha ribaltato la lista delle proprie priorità
e dei propri valori: scende la quantità dei visitatori e sale la qualità
della visita, scende la scenografia e sale la sostanza, scendono le passerelle
per personaggi e manager e sale la "formazione".
Nella prospettiva 2006 Computer Dealer&Var ha voluto identificare alcune
criticità e linee di sviluppo.

Un contributo importante può venire dalle collettive di settore, un format
che è mancato a Smau 2005 e che potrebbe permettere a certi mondi oggi
poco rappresentati di rimettere piede in fiera, sia come visitatori che come
espositori. In concreto si pensa a tutto il mondo dell’open source e di
Linux in particolare, presente in modo sparso e frammentario in questa edizione.
Una collettiva potrebbe mettere a fattor comune una serie
di valori espositivi garantendo anche a piccole realtà
il contesto più adeguato per presentare i propri prodotti e servizi.

Un altro esempio è quello delle imprese del Sud Est Asiatico. A parte
i grandi nomi, la cui presenza segue logiche espositive differenti anche in
virtù dei budget,
la pletora di medi e piccoli produttori che oggi guardano all’Europa attraverso
il Cebit devono trovare in Smau un contesto adeguato per attivare contatti con
gli operatori italiani. Da questo punto di vista Smau non può
e non deve perdere la sfida con Hannover, soprattutto pensando alla naturale
possibilità di rappresentare per tutte queste imprese una porta di accesso
per l’Italia e per il bacino del Mediterraneo.

E su questo fronte la sfida con il Cebit è in realtà duplice,
perché Smau deve saper fare da ponte per tutte le realtà di quei
Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che possono arrivare in Europa passando
per l’Italia, ma anche come vetrina dell’offerta Ict italiana verso
rappresentanze qualificate di questi Paesi. E si arriva al secondo e ultimo
tema dei "suggerimenti" per Smau 2006:
le delegazioni commerciali e tecniche. Scordandosi gli eccessi del passato,
quando parlare di delegazioni voleva dire garantire un business solo al sistema
alberghiero, la formula della visita guidata e degli incontri organizzati tra
rappresentanti dell’offerta e della domanda merita di essere ripresa.

Una delegazione di Cio (chief information officer) o di manager responsabili
dell’It di Paesi del bacino del
Mediterraneo potrebbe dare ai produttori italiani spunti interessanti sui bisogni
informativi di questi mercati,
così come sarebbe molto importante portare a Smau rappresentanze di rivenditori
e operatori trade di Paesi che guardano all’Italia come a una porta di
accesso per l’Europa. Non va dimenticato che il Cebit ha vinto sino ad
oggi la sfida per rappresentare le imprese orientali
in Europa prima di tutto perché ha saputo organizzare al proprio interno
la presenza di folte rappresentanze
di distributori, rivenditori e terze parti.

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