Ict Trade: benvenuti nel secondo cinquantennio

A Ferrara Maurizio Cuzari, amministratore delegato di Sirmi, racconta la sua vision per il mondo del cloud.

Non poteva mancare il momento celebrativo, all’apertura della decima edizione di Ict Trade.
Un po’ per quel simbolismo del numero tondo, un po’ perché, come ricorda Nicola Zanardi, presidente di Ferrara Fiere, “vedere una manifestazione che raggiunge la doppia cifra è come raggiungere i diciotto anni, o i ventuno come era un tempo: un segno di maturità”.
Così, l’avvio dei lavori ha avuto una veste un po’ più istituzionale del consueto, con la presenza del sindaco di Ferrara, della Camera di Commercio, dell’Unione Industriali della provincia insieme sul palco.

La parola è poi passata a Maurizio Cuzari, amministratore delegato di Sirmi, che, saltato a pie’ pari il discorso introduttivo, è andato subito al nocciolo della questione.
“In questa giornata sosterremo una tesi – ha esordito – : l’epoca del cloud non rappresenta il sesto decennio dell’It, bensì la prima fase del secondo cinquantennio”.

Riprendendo un tema che gli è caro, Cuzari è convinto che si stia passando dall’epoca artigianale, quasi eroica dell’It a quella industriale.
“Un passaggio necessariamente progressivo, che non necessariamente porterà a una crescitandella spesa It. Anzi”.
In realtà, secondo Cuzari, il passaggio potrebbe comportare la riduzione della spesa da parte dell’utente finale: per questo nei prossimi cinque anni non ci aspettiamo una crescita sostanziale su questo fronte. Questo non significa che le aziende non cresceranno. Significa, più semplicemente, che ci saranno spostamenti anche importanti di fatturato da un comparto a un altro.
Quando questo avverrà?
Alla fine, questo è l’unico elemento di valutazione che ancora Cuzari non ha in mano.
Tre anni? Cinque anni? Chissà.
Una certezza, pero, c’è.
“Prima un po’ alla volta, poi tutto insieme”, è la conclusione.

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