Icr, la virtualizzazione dei client non è una cosmesi

Il produttore di profumi ha centralizzato l’infrastruttura con Npo Sistemi.

Industrie Cosmetiche Riunite (Icr) è una società nata nel 1975 per gestire la divisione cosmetica dell’azienda farmaceutica Marvin.
L’attività si rivolge principalmente al segmento della profumeria alcolica, firmando licenze internazionali per importanti brand.

Negli anni 90 Icr ha ampliato l’attività, iniziando anche la produzione per contro terzi, mentre attorno al 2000 è avvenuta la separazione delle due principali attività: Icr ha confermato la sua missione di società di produzione e logistica e contemporaneamente ha fondato una nuova società, la Itf, per la gestione delle licenze.
Oggi le due realtà, Icr e Itf, hanno un giro d’affari di oltre 60 milioni di euro ciascuna, una filiale in Germania e altre società controllate.

Con l’obiettivo di aumentare l’efficacia della propria infrastruttura It, per sfruttare al meglio le risorse disponibili e ottimizzare i processi tecnologici a supporto del business, Icr ha avviato un progetto di generale modernizzazione. Con il supporto di Npo Sistemi, ha definito una strategia volta alla centralizzazione dei server e all’introduzione di nuove tecnologie di virtualizzazione dei client. È stata, così, realizzata un’infrastruttura Vdi (Vmware Desktop Infrastructure), che vede la presenza di tre server fisici in cluster, su cui si attestano i desktop eseguiti in modalità virtuale.

L’infrastruttura disegnata da Npo Sistemi ha dato subito i suoi frutti. I desktop virtuali vengono attivati attraverso la rete, ottimizzando l’utilizzo delle risorse disponibili in maniera dinamica sulla base delle prestazioni richieste, mentre la separazione tra client e sistema operativo permette una gestione delle macchine decisamente più semplice ed efficace. Attualmente sono 18 le macchine virtuali presenti su ogni nodo Vmware, con vantaggi ulteriormente amplificati dall’utilizzo di una logica di tipo grid.

Emilio Gambogi, It manager di Icr, racconta in una nota di Npo che il progetto di virtualizzazione dei desktop ha consentito alla sua società di intervenire efficacemente sulla struttura dei costi dell’infrastruttura operativa, grazie a una più efficace distribuzione e allocazione delle risorse di calcolo, a una riduzione dei fermi macchina e a una gestione più efficiente della complessità. Visti i vantaggi economici e gestionali ottenuti, la virtualizzazione si è rivelata una scelta vincente.

Centralizzando gestione, monitoraggio, reportistica, funzionalità di backup e di disaster recovery, l’infrastruttura è diventata più efficiente e risponde rapidamente ad ogni eventuale anomalia.

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