Ibm spinge decisa su OpenDocument

Dal prossimo anno, la società garantisce il supporto del formato Odf in Workplace Client. Una impostazione che mette in primo piano il Web, alleggerendo gestione e costi. Interessante per Paesi in via di sviluppo ed enti pubblici.

Ibm ha reso noto che dal prossimo anno il suo Workplace Managed
Client
supporterà il formato OpenDocument.
Ciò significa che sarà in grado di leggere, scrivere e salvare i documenti in formato Odf, ratificato come standard nel mese di maggio di quest’anno.


Da tempo Ibm sostiene questo standard, insieme a Sun, ma è la prima volta che il supporto si traduce direttamente sui prodotti.
Finora, Workplace supportava i formati di OpenOffice, dal quale è derivato OpenDocument, oltre naturalmente ai formati Microsoft Office.


Ora, l’approocio si amplia un po’.


Invece di creare una soluzione analoga a Office, Ibm offre degli editor per creare documenti, fogli di calcolo o presentazioni direttamente all’interno del browser. I documenti vengono poi distribuiti attraverso il Web portal e salvati in directory condivise.
Utilizzando poi tool di document management, i diversi utenti hanno la possibilità di condividere ed effettuare attività di editing.


Secondo i responsabili di Ibm, si tratta di un modo diverso di affrontare il tema degli standard industriali, che, coniugato all’impostazione server-centrica di Workplace dovrebbe risultare di particolare interesse sia per i paesi in via di sviluppo, sia per le istituzioni governative. Tutte realtà per le quali open standard e open source cominciano a essere scelte d’elezione.

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