Ibm si prepara per Linux sul desktop

Ibm Global Services prepara per il prossimo anno un pacchetto di servizi standard per quello che considera un mercato pronto a esplodere

11 novembre 2003 Nel corso della Linux Desktop
Consortium Conference, Ibm Global Services ha annunciato la disponibilità, nell’arco di un anno, di un programma di supporto globale per Linux desktop, servizio finora offerto solo su richiesta a un numero limitato di clienti.
L’intenzione espressa dalla società di garantire ai clienti anche supporto di secondo e terzo livello sul fronte desktop è sintomatica della fiducia riposta da Ibm nella prossima “fioritura” di questo tipo di mercato e non a caso arriva a meno di una settimana di distanza dall’annuncio dell’acquisto di Suse Linux da parte di Novell.
Ed è evidente che la comunità open source abbia letto questo annuncio non solo come appoggio strategico di Ibm al mondo Linux, ma anche come “cattiva nuova” per Microsoft.
Lettura, che, è altrettanto chiaro, Ibm non si è nemmeno sognata di avallare.
Nondimeno, nel corso della presentazione del progetto, la società ha citato uno studio di Idc, secondo il quale Linux sul desktop dovrebbe passare dall’attuale market share dell’1,5% al 7% nel 2006, con importanti deployment in questa direzione previsti in aziende quali Verizon, Sprint o la stessa Ibm.
Per altro, nel corso della stessa
conferenza era stato sottolineato come uno dei freni allo sviluppo di Linux sul
desktop fosse proprio la mancanza di supporto adeguato. Da che ne consegue che
l’annuncio di Ibm sia stato accolto con estremo favore, in quanto rispondente a
precise richieste da parte degli utenti.

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