Ibm sferra un attacco decisivo sul fronte Ethernet

Oggi più che mai le reti sono diventate strategiche per il business di Ibm . O meglio per l’e-business, visto che è al commercio elettronico che Big Blue vede funzionale tutta la propria offerta, compresa quella legata al networking. Ma i …

Oggi più che mai le reti sono diventate strategiche per il business di Ibm
.
O meglio per l’e-business, visto che è al commercio elettronico che Big
Blue vede funzionale tutta la propria offerta, compresa quella legata al
networking.
Ma in questo settore il colosso statunitense aveva investito relativamente
poco, offrendo prodotti per lo più rimarchiati, grazie a contratti Oem con
specialisti come, per esempio, 3Com o Xylan. "Quando si parla di reti
Ibm
– ha affermato Christophe Cannamela, product manager Networking
Systems Emea di Ibm -, si pensa a Sna o a Token Ring e, al massimo, ad
Atm, ma mai a Ethernet. Oggi vogliamo cambiare questa immagine"
.
Per questo la società, pur mantenendo e, anzi, in alcuni casi, rafforzando
i propri contratti Oem, ha investito molto in ricerca e sviluppo su questa
topologia di rete, avviata a diventare lo standard de facto delle reti
locali.
Gigabit Ethernet è un fenomeno che non può essere ignorato, ma che Ibm v
ede
spostato più in là. Tra i prossimi programmi figura il rilascio di sched
e
da 1 Gbps entro l’anno su tutti i server di Big Blue, sia As/400, che
Rs/6000 o pc server. Per il 1999 è previsto lo sviluppo di switch di
livello 3 e 4 wire speed.
Ma la strategia Ibm entra da subito nel vivo con interessanti novità
fabbricate in casa. Ha spiegato Cannamela: "Se vogliamo competere in un
mercato, come quello Ethernet, che vede già molti protagonisti, dobbiamo
combattere sui prezzi. Per questo la strategia Oem non è sufficiente,
dobbiamo produrre tecnologia in casa"
.
I primi arrivi sul mercato già dimostrano l’aggressività implicita nelle
dichiarazioni del manager europeo. Per il mercato delle piccole imprese o
degli uffici dipartimentali, Ibm ha presentato una nuova serie di hub
desktop unmanaged, siglata 8242. I primi due modelli sono dotati
rispettivamente di 8 e 16 porte 10BaseT. Il primo non ha l’alimentatore e
costa 17 dollari per porta, mentre il secondo sale a 20 dollari per porta,
ma comprende l’alimentatore. La serie 8245, invece, comprende degli
stackable hub 10/100 dal design innovativo con un prezzo per porta di circa
60 dollari. Pure nuovi sono gli switch per workgroup 8275, offerti a 100
dollari per porta, ma destinati a scendere sotto i 60 dollari per porta.
Sono prodotti destinati a piccoli gruppi di lavoro, infatti, supportano 11
porte 10BaseT e due porte 10/100BaseTx, ma solo 1.000 indirizzi Mac.
Particolarmente innovativo lo switch stackable 8277 Ethernet RouteSwitch
modello 524. Si tratta di una macchina realizzata da Ibm in collaborazione
con Xylan, che la distribuisce sotto il nome di OmniStack 5024. Prevede un
motore di routing integrato Ip/Ipx capace di trattare, in questa prima
versione, 200 Kpps, ma in futuro dovrebbe arrivare al milione di pacchetti
per secondo. Entro fine anno saranno disponibili i moduli di uplink Gigabit
Ethernet e Atm Oc-12 e Oc-48, inseribili nell’apposito slot. Il prezzo per
porta sarà di 306 dollari.
Gli hub e gli switch per workgroup saranno disponibili da settembre o
comunque entro fine anno, mentre l’8277 sarà disponibile da quest’estate.

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