Ibm punta dritta sugli Isv

Nel corso del PartnerWorld la società annuncia nuove iniziative studiate per attrarre il maggior numero possibile di Isv focalizzati su specifici segmenti industriali. Obiettivo: fare community per affrontare meglio e più velocemente il mercato delle piccole e medie imprese.

Las Vegas, 3 marzo 2004 A strategia on demand ormai tracciata è
ora il momento per Ibm di veder crescere il proprio ecosistema
di partner.
Isv in primis.
A tale scopo, il colosso
statunitense ha annunciato investimenti per un miliardo di
dollari
volti, tra le altre cose, a “riallineare” i propri programmi
per gli Indipendent software vendor in risposta alle odierne esigenze del
mercato.
Così, in aggiunta alla notizia secondo la quale Ibm starebbe
cercando (ai danni di Microsoft) di attrarre un migliaio di sviluppatori verso
la propria piattaforma software nel mercato del middleware, arriva l’annuncio
della creazione di un Partnerworld Industry Networks (Pwin)
dedicato agli Indipendent software vendor (Isv).
Si tratta di una web-based
community che avra’ come scopo principale quello di fornire supporto agli Isv
per aiutarli a sviluppare soluzioni per mercati industriali specifici: sanità,
banche, finanza, biotecnologie, retail e telecomunicazioni.
I benefit
forniti andranno dal supporto per il marketing e per la comunicazione sui brand
meno conosciuti alla generazione di domanda per specifici segmenti di mercato.

Grazie al nuovo Pwin (Partnerworld industry networks) gli Isv che lavorano
con Ibm avranno, inoltre, a disposizione un network di esperti Ibm sia per il
supporto tecnico e commerciale. Lo scopo del programma, a detta del management
della società, è rendere più efficiente il rilascio delle soluzioni e il
go-to-market.
A Pwin si affiancano però altre iniziative a supporto della
comunità degli Isv, tra le quali va segnalata l’estensione dell’esistente
programma Isv Advantage.
Nella nuova formulazione,
Isv Advantage for Industries, Ibm punta all’ampliamento del
numero degli application provider impegnati a sviluppare applicazioni complete
destinate a specifici settori industriali e realizzate utilizzando
l’infrastruttura software Ibm.
Nel quadro di Isv Advantage for Industries,
Ibm conta di costituire una comunità di 200/300 partner per ciascun segmento
industriale. Avendone la società identificati 15, il conto è presto
fatto.
Del resto, la numerosità è una delle leve sulle quali spinge Big Blue
per poter affrontare con la giusta enfasi il mercato delle piccole e medie
imprese e per poter contrastare Microsoft giocando ad armi quasi pari.

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