Ibm: pronti i super chip

La divisione semiconduttori di Big Blue ha assemblato i transistor realizzati con una tecnologia a 210 GHz in circuiti in grado di funzionare a velocità di 110 GHz o superiori.

Ibm ha messo a punto i transistor più veloci mai realizzati e li renderà disponibili all’interno dei componenti progettati per accelerare le reti informatiche. La divisione semiconduttori di Big Blue ha assemblato i transistor realizzati con una tecnologia a 210 GHz in circuiti in grado di funzionare a velocità di 110 GHz o più, il primo significativo passo verso la piena disponibilità commerciale dei prodotti. Il transitor è il mattone fondamentale utilizzato per costruire i circuiti integrati o “chip”.

La nuova generazione di silicio realizzata da Ibm consuma appena un milliampere di corrente elettrica, circa la metà dei transistor attuali e lavora a velocità dell’80% superiori. Secondo Ibm l’uso di questo materiale nei chip utilizzati per i dispositivi di rete più sofisticati verrà reso praticabile entro la fine del prossimo anno. La velocità di interpretazione delle informazioni che attraverseranno questi componenti contribuirà ad accelerare il funzionamento delle reti su cui viaggiano la posta elettronica e le pagine del Web. I componenti “gireranno” a frequenze pari a 110 Ghz, con una crescita pari al triplo delle attuali prestazioni di una rete di classe OC768 (40 Gbit/sec). La gara delle prestazioni vede affiancate Ibme il suo concorrente Intel che recentemente ha parlato di transistor TeraHertz (1000 GHz), un progetto che punta ad accelerare la frequenza di clock senza però

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