Ibm mette i contatori nei server

Ecco un software per misurare il consumo di un sistema, proprio come si fa con gas ed energia elettrica.

Presto o tardi tutti i nostri server avranno a bordo un contatore, proprio come quello per le utenze del gas ed elettriche. Solo che sarà fatto di software.

L’idea è di Ibm, che ha annunciato che i server basati su architettura x86 e i mainframe possono ora avere a bordo la tecnologia di metering importata nel gennaio scorso con l’acquisizione di Cims Labs.

In sostanza, si tratta di interpretare il server come un’utility a tutto tondo e dotarlo di un misuratore di consumo. Ovviamente, nel caso in questione e, viste le tendenze tecnologiche in atto, si deve parlare di virtualizzazione.

Il software, infatti, che si chiama Tivoli Usage and Accounting Manager, servirà per misurare i processi di utilizzo di un sistema durante la conduzione di istanze multiple di lavoro.

Un esempio lampante di come possa essere utilizzato è quello della fatturazione da parte di una società di servizi in hosting dell’effettiva capacità di calcolo che è stata erogata verso un utente.

Secondo i responsabili di Ibm, una soluzione del genere dovrebbe neutralizzare uno degli inibitori alla virtualizzazione, ossia proprio il timore di non riuscire a determinare con certezza che quota parte di un sistema lavora per un progetto o per un cliente e quindi non essere in grado di attribuire correttamente i costi.

Il software Tivoli costa 599 dollari per i server x86 e 75mila dollari per i mainframe.
Prossimamente sarà rilasciato anche per i server Unix pSeries.

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