Ibm, le divisioni storage e server si uniscono

Ibm sta pensando di unificare le divisioni che oggi si occupano separatamente di server e dispositivi di storage dando luogo a un’unica divisione, che entrerà operativamente in funzione a partire dall’anno prossimo.

Ibm sta pensando di unificare le divisioni che oggi si occupano separatamente di server e dispositivi di storage dando luogo a un’unica divisione, che entrerà operativamente in funzione a partire dall’anno prossimo. L’attuale responsabile della divisione Storage, Linda Sanford, verrebbe dirottata verso l’iniziativa di informatica “on demand” che il Ceo Palmisano ha di recente. Lo affermano alcune voci molto prossime agli ambienti decisionali di Big Blue, secondo le quali il Server Group e lo Storage Systems Group sarebbero destinati a confluire sotto la direzione di Bill Zeitler, attuale vice presidente incaricato della guida del Server Group. La riorganizzazione è finora stata annunciata solo internamente, attraverso un memo inviato a tutti i dipendenti interessati. Nel memo, i vertici di Ibm osservano che, due anni fa, la neo-divisione impegnata sul fronte dello storage necessitava tutta l’attenzione di una nuova azienda mentre oggi è più importante l’aspetto dell’integrazione e delle soluzioni, per offrire ai clienti una proposta congiunta. L’informatica on demand sarà il nuovo obiettivo di Ibm, come ha spiegato Palmisano descrivendo una visione infrastrutturale in cui l’information technology dovrà incorporare una vasta tipologia di prodotti, per venire incontro alle esigenze di flessibilità e reattività del cliente. Ibm, che ha già risparmiato 6,2 miliardi di dollari grazie alle tecnologie di integrazione, spera di ridurre ulteriormente i costi con le tecnologie dell’on demand. La Sanford affiancherà internamente Irving Wladawsky-Berger, incaricato di fungere da “evangelista” dell’iniziativa verso l’esterno.

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