Alla base di questa promessa c’è Ready Pack for Cloud, soluzione basata su infrastruttura virtualizzata in grado di supportare da 48 a 100 macchine virtuali. E per l’implementazione non richiede competenze specialistiche.
Realizzare in poche ore un vero ambiente cloud in cui tutte le componenti sono integrate e utilizzabili in maniera flessibile. Il tutto senza dover disporre di competenze specialistiche e con una spesa inferiore ai 35mila euro.
È questa la promessa di Ibm Ready Pack for Cloud, soluzione basata su infrastruttura virtualizzata, certificata dal laboratorio Ibm di Montpellier e validata da Vmware e NetApp, in grado di supportare dalle 48 alle 100 macchine di virtuali ed espandibile in tutte le sue componenti.
Nell’idea di Ibm, la soluzione è espressamente indirizzata al mondo delle piccole e medie imprese, e “senza che siano necessari ulteriori investimenti”, Starter Kit for Cloud offre anche un portale self service per consentire di ridurre i tempi di implementazione e velocizzare l’utilizzo di Ibm Ready Pack for Cloud.
L’obiettivo è permettere allo staff che si occupa di It in azienda di monitorare e gestire questi stessi ambienti aumentando il livello di efficienza e di utilizzo dei datacenter. Mentre chi ha già un ambiente consolidato e virtualizzato in ambito x86 o Power Systems può acquistare solamente il software Ibm Smarter Kit for Cloud proposto dalla casa di Armonk per trasformare gli ambienti virtualizzati da “cloud-ready” in “cloud” a tutti gli effetti.
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