Il 2014 si chiude con il raggiungimento dell’obiettivo prefisso in ambito cloud.
Con l’apertura di dodici nuove sedi, arriva a quota 40 il numero di Cloud Center che Ibm ha realizzato in tutto il mondo, con l’obiettivo di metterli al servizoo delle imprese interessate ad adottare modelli di cloud ibrido.
I nuovi datacenter sono collocati in tutti i Continenti, dal Giappone al Messico, dall’Australia a Singapore.
Per quanto riguarda l’Europa, Amsterdam, Francoforte e Parigi sono le sedi prescelte.
Per queste dodici aperture, fondamentale è stata la partnership strategica con Equinix, che consente accesso diretto al portafoglio di servizi cloud di SoftLayer tramite Equinix Cloud Exchange: questo significa poter spostare con facilità workload di produzione all’interno e all’esterno del cloud, in un’ottica di cloud ibrido.
L’apertura dei nuovi Cloud Center fa parte della strategia di investimento di Ibm, che ha messo sul tavolo 1,2 miliardi di dollari per espandere la sua presenza cloud a livello mondiale.