Ibm Food Trust

Ibm Food Trust, network per la supply chain alimentare, sta conoscendo un’adozione sempre crescente.

Si tratta di una rete cloud basata su blockchain dedicata a rivenditori, fornitori, coltivatori e fornitori dell’industria alimentare.  Offre ai partecipanti dati provenienti da tutto l’ecosistema alimentare, per conseguire una maggiore tracciabilità, trasparenza ed efficienza.

Dopo 18 mesi di test, la rete è ora disponibile a livello globale. Durante il periodo di test milioni di singoli prodotti alimentari sono stati tracciati da rivenditori e fornitori.

L’ecosistema dei player del settore partecipanti al network continua a crescere. Ibm ha reso noto che anche Carrefour ha annunciato che userà la rete blockchain Ibm Food Trust. Carrefour è una delle principali catene a livello mondiale, con più di 12.000 punti vendita in 33 Paesi. I negozi inizialmente utilizzeranno la soluzione per evidenziare la fiducia dei consumatori in una serie di prodotti a marchio Carrefour. L’azienda prevede di espanderla a tutti i marchi Carrefour in tutto il mondo entro il 2022.

Ibm Food Trust, per un cibo più sicuro

Utilizzando la blockchain per transazioni “trusted”, il cibo può essere rapidamente rintracciato fino alla fonte. In pochi secondi, invece che in giorni o settimane.

A differenza dei database tradizionali, le caratteristiche della blockchain e la possibilità di autorizzare i dati consentono ai componenti della rete di ottenere un nuovo livello di attendibilità delle informazioni. Le transazioni sono avallate da più parti, portando a una versione unica e immutabile della “verità”.

Ibm Food TrustI membri della rete Ibm Food Trust hanno contribuito a costruire una soluzione aziendale  potente e globale. Una soluzione che è interoperabile e costruita su standard aperti. Progettata per consentire alle aziende del settore alimentare di gestire le proprie attività in modo più efficace e fornire alimenti più sicuri a costi inferiori.

Oltre a Carrefour, tra le aziende che entrano a far parte di Ibm Food Trust ci sono Topco,  Wakefern e altre. Questi nuovi partecipanti, sottolinea Ibm, si uniscono a un movimento che sta crescendo tra rivenditori e fornitori.

Ad esempio Walmart, tra i primi sostenitori della tecnologia blockchain, ha recentemente annunciato che comincerà a richiedere ai suoi fornitori di verdure a foglia verde di acquisire informazioni di tracciabilità digitale end-to-end utilizzando Ibm Food Trust.

Una supply chain alimentare più efficiente

Oltre a conseguire l’obiettivo di rendere il cibo più sicuro, Ibm Food Trust si focalizza sull’ottimizzazione della supply chain alimentare. Ciò include la generazione di informazioni sulla freschezza del prodotto e la riduzione degli sprechi. Così come la creazione di una catena di distribuzione più collaborativa e trasparente.

Ibm collabora anche con fornitori di servizi e tecnologie per aggiungere dati importanti all’ecosistema blockchain, sulla supply chain, sulla provenienza, sui test e dai sensori. Attraverso una libreria di API di Ibm Food Trust, aziende hardware, software e di tecnologia possono scrivere i dati delle transazioni direttamente nella rete blockchain, per fornire informazioni preziose.

Maggiori informazioni su Ibm Food Trust sono disponibili a questo indirizzo.

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