Ibm, da OnStar a OnStor

Con la prima società sviluppa il riconoscimento vocale embedded, con la seconda apre spiragli di mercato storage.

1 marzo 2004

Due partnership recentissime coinvolgono Ibm. Sono di differente destinazione d’uso e accomunate solamente da un cambio di vocale, riguardando OnStar e OnStor.


Con la prima società, del gruppo General Motors, sta sviluppando delle tecnologie per l’utilizzo della voce nelle applicazioni di riconoscimento vocale di nuova generazione.


La soluzione di Big Blue coinvolta negli sviluppi è ViaVoice Embedded, cioè quel subset di tecnologia di speech recognition da inserire dei dispositivi custom animati dalla piattaforma OnStar Generation 6. E considerata la radice di OnStar, è prevedibile che buona parte della tecnologia che le due società perfezioneranno finirà dentro le autovetture.


Embedded ViaVoice ha caratteristiche che ne consentono l’utilisso sia sul fronte del riconoscimento vocale puro, sia su quello delle applicazioni di dialing. In particolare, OnStar lo utilizzerà per azionare i propri dispositivi con comandi vocali del tipo “chiamare questo numero”.


A livello di frequenze, la piattaforma OnStar Generation 6 copre gli spettri di applicazioni sia digitali, sia analogiche e incorpora l’hardware wireless di terza generazione di Qualcomm, Cdma2000 1x.


L’altra partnership avviata da Big Blue, con OnStor, riguarda l’ambito applicativo delle Storage area network e consiste nel supporto delle soluzioni di servizio con Tivoli.


Ibm ha certificato che il filer San di OnStor si può integrare trasparentemente con Tivoli Storage Manager ed ha verificato che funziona anche con la famiglia di array FastT, così come con TotalStorage San Volume Controller.

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