Ibm aggiunge capacita Java a Cics

Entro pochi giorni, Ibm dovrebbe annunciare il matrimonio ufficiale fra il proprio monitor transazionale Cics e il linguaggio Java. Da qui alla fine dell’anno seguirà il processo di integrazione, che darà a Java la possibilità di l …

Entro pochi giorni, Ibm dovrebbe annunciare il matrimonio ufficiale fra il
proprio monitor transazionale Cics e il linguaggio Java. Da qui alla fine
dell’anno seguirà il processo di integrazione, che darà a Java la
possibilità di lavorare con Cics, aprendo le porte di Internet a dati da
decenni legati a un prodotto chiuso.
Il clienti che vorranno utilizzare il linguaggio di Sun avranno due opzioni
per programmare applicazioni orientate alle transazioni. Con la prima, il
codice Java si "avvolgerà" attorno a quello Cobol, che si occuperà di
lanciare l’applicazione. Con la seconda, invece, i programmatori Java
potranno bypassare completamente il codice Cobol e chiamare applicazioni
Cics con il codice in uso.
Pensando alla semplificazione operativa, Ibm e PlanetWorks stanno lavorando
per introdurre in VisualAge, entro fine anno, tool che automatizzano il
processo ed eliminano le operazioni di codifica. I clienti con mainframe
Ibm o server high-end Unix che utilizzano Cics potranno così portare
informazioni sul Web o altre piattaforme, grazie alla portabilità di Java.
Oggi come oggi, moltissimi clienti di mainframe e macchine Unix fanno uso
di Cics per le proprie transazioni ad alta velocità. In linea generale, no
n
c’è una domanda volta a muovere questi dati da Cics, per cui una soluzione
di apertura come quella sin qui descritta dovrebbe migliorare, senza
traumi, il lavoro degli utenti.
Ibm sta lavorando per migliorare le prestazioni di Java, per ora limitato
nelle transazioni ad alta velocità, attraverso un tool di sviluppo che
potrà trasferire il codice Java il codice macchina compilato.

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