I servizi di Windows – parte 3

Modalità provvisoria I principali motivi per cui si modificano le impostazioni dei servizi sono diagnosticare un problema e incrementare le prestazioni riducendo allo stesso tempo l’uso superfluo di risorse. Quando un’installazione Windows ha dei probl …

Modalità provvisoria
I principali motivi per cui si modificano le impostazioni dei servizi sono diagnosticare
un problema e incrementare le prestazioni riducendo allo stesso tempo l’uso
superfluo di risorse. Quando un’installazione Windows ha dei problemi di
stabilità o non riparte, un rimedio tradizionale è l’avvio
del sistema in Modalità provvisoria, traduzione dall’inglese Safe
mode
, cioè modalità sicura.

Questa modalità prevede la riduzione al minimo dei programmi installati,
tra cui servizi e driver, così da aumentare la probabilità che
il sistema riparta sia pure a funzionalità ridotte; è quindi una
modalità relativamente sicura, ma è provvisoria perché
sacrifica troppe funzionalità per consentire un normale utilizzo di Windows.

D’altra parte è istruttivo esaminare quali sono i servizi che
Windows attiva in modalità provvisoria, perché sono la base per
creare configurazioni su misura, vale a dire dei profili hardware in cui attivare
i servizi di base più i particolari servizi che vi servono a scopo diagnostico
o per un utilizzo specifico del sistema (massime prestazioni, massima sicurezza,
gateway o altro).
Prima di esaminarne i servizi, vediamo come si entra nella modalità provvisoria.

Opzioni di avvio
I punti di ingresso nella modalità provvisoria sono principalmente due,
secondo che il sistema stia funzionando quanto basta per avviarsi in modalità
normale o che si sia bloccato e abbiate usato l’interruttore di accensione
o il pulsante di reset per riavviarlo.

Nel primo caso ci sono due possibili situazioni: la più comune è
che abbiate una sola installazione di Windows (e non avete installato la Consolle
di ripristino di emergenza
), quindi all’avvio non appare nessun
menu per la scelta del sistema operativo e Windows viene avviato automaticamente
in modalità normale.

In questo caso, per entrare in modalità provvisoria, dovete essere tempestivi
a premere il tasto F8 dopo la prima fase di avvio del computer,
alla fine dei messaggi del Bios e prima che appaia il logo di Windows. Se avete
installato più OS, o anche soltanto Windows XP e la consolle di ripristino
(utile per operazioni di manutenzione quando Windows non riparte neppure in
modalità provvisoria), dopo i messaggi del Bios vedrete il menu dei sistemi
operativi installati e a questo punto premete F8.

Con F8 compare il menu delle opzioni di avvio avanzate, comprendenti
tre diverse modalità provvisorie: quella minima (la prima), quella con
supporto della rete e quella con il prompt dei comandi (interfaccia in modo
testo).

Il secondo dei due casi citati all’inizio si riferisce all’avvio
di Windows dopo un crash o un hangup, cioè il blocco
del sistema dopo un errore grave o per improvvisa paralisi (nessuna risposta
ai comandi). Al riavvio compare un menu di opzioni di avvio: modalità
provvisoria, modalità provvisoria con supporto di rete, modalità
provvisoria con prompt dei comandi, ultima configurazione valida e avvio normale,
cioè un sottoinsieme delle opzioni disponibili premendo F8.

C’è un altro modo di avviare la modalità provvisoria senza
fare uso di F8, ma richiede che Windows funzioni. Si esegue Msconfig
in Start, Esegui, si apre la sezione Boot.ini e
si seleziona la casella /SAFEBOOT e il bottone MINIMAL
o NETWORK per riavviare il sistema in modalità provvisoria
minima o con supporto di rete; alla richiesta di riavvio si fa clic su Restart.

Funzioni disponibili
In modalità provvisoria non soltanto vengono ridotti al minimo i servizi,
ma anche i driver, che sono una delle principali fonti di Stop Error
(quelli associati allo schermo blu di un crash). L’interfaccia video usa
ad esempio un generico driver a 640×480 pixel senza accelerazione; non sono
installati dispositivi audio né la maggior parte delle periferiche Usb
(tastiera e mouse Usb funzionano in modalità provvisoria se supportati
dal Bios di sistema).

Vengono anche esclusi tutti i programmi eseguiti automaticamente all’avvio
del sistema, che spesso includono utility di basso livello che possono causare
guai.

In modalità provvisoria sono accessibili gli strumenti di sistema essenziali,
come Gestione periferiche, l’editor di registro, l’utility di backup
e quasi tutte le funzioni della guida in linea e supporto tecnico (sono esclusi
ad esempio i criteri di gruppo nella sezione delle informazioni di sistema avanzate).

Se Windows è instabile in modalità normale e funziona bene in
modalità provvisoria, potrete cercare la causa dei problemi usando Gestione
periferiche
e il Visualizzatore eventi (anche il visualizzatore
registro errori sotto Guida in linea, Strumenti, Informazioni avanzate). Se
sospettate di un programma appena installato, lo potete disinstallare in modalità
provvisoria; se invece avete nel mirino un driver, lo potete disinstallare,
aggiornare o riportare alla versione precedente in Gestione periferiche.

Servizi in modalità provvisoria
Abbiamo visto che ci sono due modalità provvisorie con interfaccia grafica:
quella minima e quella con supporto di rete, che installa un numero più
che doppio di servizi. Come ausilio a comprendere il funzionamento del sistema
in configurazione minima e come base per creare configurazioni su misura, elenchiamo
i servizi che vengono attivati in entrambe queste modalità.

Nella modalità provvisoria minima di Windows XP Professional
sono attivi i seguenti servizi: CryptSvc (servizi di crittografia), dmeserver
(gestione dischi logici), EventLog (Registro eventi), helpsvc (guida in linea
e supporto tecnico), PlugPlay (plug and play), RpcSs (remote procedure call),
srservice (ripristino configurazione di sistema) e winmgmt (strumentazione gestione
Windows).

Nella modalità provvisoria con supporto di rete sono
attivi, oltre ai servizi di base sopra elencati, anche i seguenti servizi: browser
(browser di computer), Dhcp (client Dhcp), Dnscache (client Dns), lanmanserver
(server), lanmanworkstation (workstation), LmHosts (helper NetBios di Tcp/Ip),
Messenger, Netman (connessioni di rete), TermService (servizi terminale), uploadmgr
(upload manager) e WZCSVC (zero configuration reti senza fili). Tutti questi
servizi sono inclusi nell’elenco pubblicato nella prima e in questa puntata.

Se Windows non funziona in modalità normale, conviene avviarlo nella
modalità provvisoria minima per accertarsi che le funzioni di base siano
integre e poi avviarlo con il supporto di rete e verificare che la connettività
di base funzioni.

Se la modalità provvisoria di base non si avvia, esiste la modalità
provvisoria con prompt dei comandi, che utilizza un’interfaccia testo
simile alla Consolle di ripristino di emergenza; tuttavia l’ambiente testo
è utile se prima ne avete studiato i comandi e le funzionalità,
visto che non lascia molto spazio all’improvvisazione.

Dopo l’avvio di Windows, provate ad attendere prima di eseguire il logon:
se si verifica un crash, questo vi suggerisce che la causa è comune a
tutti gli utenti. Dopo il logon, aprite il Task Manager (clic
destro sulla barra delle applicazioni) e tenete d’occhio, nella sezione
Processi, i processi che stanno usando la Cpu. Se un processo inizia a usare
la Cpu e poco dopo si verifica un crash, avete un indizio in più. Anche
la progressiva eliminazione dei programmi ad avvio automatico (in Msconfig,
sezione Avvio) può mettervi sulla strada giusta.

continua…

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