I service a traino del ‘The System’ firmato Rittal

In attesa di tornare ai livelli di fatturato del 2008, la filiale italiana del Gruppo tedesco spinge su una piattaforma di prodotti standardizzati ma supportati da software tool e servizi per un’offerta ‘su misura’.

Prodotti, service ed engineering tool integrati in un unico offering.
Li propone Rittal che, in un assolato pomeriggio in Franciacorta, ha scelto la cornice dell’Autodromo di Castrezzato (Bs) per ribadire a un nutrito gruppo di clienti rappresentati da distributori del mondo dell’automazione, costruttori di macchine utensili, system integrator, gestori di sale server e It manager, i plus della propria strategia denominata Rittal – The System. Faster – better – worldwide‘.

Un leitmotiv che, da un anno a questa parte, non abbraccia più solo la divisione It, che con RimatriX5 ha già tradotto sei anni fa l’offerta di componenti del vendor in soluzioni, «ma che oggi – puntualizza l’amministratore delegato della filiale italiana, Marco Villa (nella foto) -, coinvolge a pieno titolo anche l’offerta dedicata a quadri di comando, sistemi per l’elettronica e la climatizzazione, soluzioni per la distribuzione di corrente e sistemi di comunicazione».

Soluzioni portate sul mercato da altrettante business unit supportate anche da software tool di configurazione ma soprattutto da servizi garantiti da circa 150 centri logistici e di distribuzione e da oltre 1.300 fra area, partner e technical service, «per fornire, a livello worldwide supporto al progetto in tutte le sue fasi all’interno di ambiti che – continua Villa – spaziano dalla meccanica ai generi di consumo, dai trasporti al building, dalle energie alternative all’automotive, fino al cablaggio elettrico».

Dal canto loro, le referenze portate all’attenzione dalla divisione It guidata da Alessio Nava parlano di progetti come S.Co.P.E. «che, implementato presso l’Università di Napoli, con i suoi 660 kW in circa 120 mq, è il più grande progetto di Grid per High performance computing realizzato in Italia», mentre si evidenzia un’attenzione crescente al tema dell’efficienza energetica «sempre più sinonimo di risparmio energetico, competitività e riduzione dei costi».

Si capisce allora come, con una settantina di progetti realizzati negli ultimi due anni del valore medio non inferiore ai 100.000 euro, la divisione It di Rittal pesi per oltre il 20% sul fatturato della Spa che, nei dati aggregati ha chiuso il 2009 con circa 70 milioni di euro. «Un trend a due cifre – conferma Villa – che la business unit dedicata al mercato dell’Information technology ha saputo mantenere negli ultimi sei anni».

«Un risultato quest’ultimo – gli fa eco Nava – in gran parte ascrivibile ai partner di canale che, in questo comparto, diversamente da quanto accade nelle altre divisioni del Gruppo, pesa per circa il 70% sul fatturato totale». Parliamo di distributori specializzati nel networking come Tecnocael di Vicenza e Cavitec di Bologna, ma soprattutto di general contractor del calibro di Telecom Italia, Ibm, Dell, Hp ed E4 ma anche di system integrator come Vem Sistemi di Forlì e Saiv di Vicenza.

Con loro e diversi altri, Rittal ha portato a casa progetti su referenze pubbliche e private come Cassa Nazionale Forense di Roma, Azienda Opedaliero-Universitaria di Modena, Università di Bolzano, Centro di ricerca e formazione Eurac, Selecta, Royal Sun Alliance, Beghelli, Bartolini e numerosi altri. Non stupisce, allora, che «visti i netti segnali di ripresa registrati negli ultimi tre mesi anche nel mercato dell’automazione» Villa e il suo team puntino a tornare ai 90 milioni di euro fatturati dal Gruppo in Italia  appena due anni fa.

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