I risparmi di un progetto di Ict strategic sourcing

Operando sia nell’It che nelle Tlc in ambito infrastruttutura e applicazioni, T-Systems Italia a ragione si definisce un global Ict provider. Nel nostro paese opera in tutti i settori, ma soprattutto in banche e assicurazioni, come osserva l’amministra …

Operando sia nell’It che nelle Tlc in ambito infrastruttutura e applicazioni, T-Systems Italia a ragione si definisce un global Ict provider. Nel nostro paese opera in tutti i settori, ma soprattutto in banche e assicurazioni, come osserva l’amministratore delegato Guiscardo Pin «e offriamo ai clienti quello che noi chiamiamo Transformation outsourcing o anche Ict strategic sourcing. In pratica, è la parte di outsourcing che non solo guarda a una meccanizzazione dei processi e delle soluzioni presenti, ma a una ottimizzazione globale della struttura It del cliente, e studia come ridisegnare i processi in maniera efficace per avere una maggior efficienza nell’erogazione del servizio».

Questo significa che, dopo aver analizzato come sono strutturate le applicazioni e gli interfacciamenti con le varie unità operative dell’azienda cliente, gli esperti di T-Systems intervengono ridisegnando il processo. Va rivista anche tutta la catena del valore, valutando come viene erogato un servizio. «In definitiva – prosegue il manager – da un punto di vista organizzativo cerchiamo di puntare su un processo più veloce ed efficace che, soprattutto, porti un risparmio dei costi».

Per quanto riguarda l’infrastruttura, T-Systems punta sull’innovazione, sia a livello tecnologico ma anche a livello di conoscenza, per cui viene particolarmente curato l’aspetto delle certificazioni, della qualità, delle regole del servizio, processi tutti che implicano di poter disporre di risorse umane di qualità e dotate di specifico know how.

«Poter contare su personale altamente qualificato – prosegue Pin – per noi è fondamentale, in quanto la nostra value proposition più importante è proprio la risorsa umana, che deve avere tutti gli skill necessari per fornire il miglior supporto al cliente per l’area richiesta. Quindi puntiamo sia su certificazioni tipo Itil sia su quelle di vendor come Cisco, Microsoft e Sap. Peraltro T-Systems è il più grande fornitore mondiale di servizi di Sap, con cui ha da poco siglato un accordo in base al quale in Germania sono stati trasferiti nei nostri data center, in modalità Dynamic data services, i clienti che Sap gestiva direttamente. Questo approccio lo stiamo applicando in modo meno strutturato anche con i clienti di Sap in Italia, ma l’obiettivo è di offrirlo ad altri clienti».

L’impegno, infatti, è quello di arrivare a erogare It come si eroga energia, consentendo all’utente di pagare solo quello che consuma. Come sottolinea Pin, il vantaggio di questo approccio è dato dal fatto che, essendo T-Systems una società multi-piattaforma e offrendo servizi per diversi clienti, riesce a ottenere significative economie di scala, che un cliente da solo non potrebbe mai ottenere. Quindi l’area It, oltre a pagare solo il servizio che consuma, ha dei risparmi notevoli perché può offrire i propri servizi a costi molto inferiori rispetto a quelli che potrebbe erogare sviluppandoli in casa. «Inoltre in contratti che durano dai cinque ai dieci anni – osserva il manager – abbiamo inserito delle clausole in base alle quali un cliente può beneficiare se emergono delle innovazioni tecnologiche, sia nella parte infrastruttura che in quella applicativa, che consentono l’erogazione di servizi a costi minori. Ha, quindi, il vantaggio di disporre di benchmark che gli permettono di misurarsi o di misurare noi rispetto agli altri competitor, per decidere come vuole procedere con il servizio e se vuole cambiare o meno il provider. Questo approccio consente al cliente una grande sicurezza ed è per questo che siamo riusciti a fidelizzarne molti».

In Italia sta crescendo la consapevolezza dei vantaggi offerti da questo tipo di servizi, «anche se – osserva Pin – per quanto ci riguarda dobbiamo fare ancora molta formazione sia a livello di settore che di cliente, perché non sempre è noto che la nostra realtà ha i più grandi data center che ci sono a livello europeo, per cui ci stiamo proponendo di vendere non il classico servizio di outsourcing ma progetti di outsourcing con una grande spinta innovativa, sia sulla base applicativa che di trasformazione».

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