I record dei server

Il mercato dei server è in crescita continua, da quasi due anni e mezzo. Ibm e Hp, al solito, lo guidano. Convincono i blade.

E sono nove. I trimestri consecutivi di crescita del fatturato del mercato dei server la dicono lunga sullo stato del settore forte dell’Ict. A decretare questa bella continuità è Idc, che ha recentemente rilasciato il rapporto sull’andamento del mercato nel secondo trimestre: complessivamente è cresciuto, rispetto allo scorso anno, del 5,6%, per un totale di quasi 12,2 miliardi di dollari.


Sono andati tutti bene: server Unix, Windows, blade e x86, quelli estesi a 64 bit.
I primi citati hanno sorpreso il pubblico, ma non gli analisti, con una percentuale di crescita globale, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, del 2,5%, per un totale di 4,3 miliardi di dollari. Bene, in particolare, sono andati i server Unix di fascia alta, cresciuti di oltre il 19%.


Analisti per nulla stupefatti, in quanto, secondo gli esponenti di Idc, il mercato Unix ha ancora da dare molto. Sono l’ideale, affermano, per supportare i carichi di lavoro mission critical, e quelle aziende che hanno al loro interno competenze Unix le valorizzano, mettendo a loro disposizione apparecchiature in grado di garantire un’elevata affidabilità. Meritano, quindi, il reinvestimento. Tendenza che durerà, sempre secondo gli stessi analisti, almeno per qualche anno.


Idc stima, infatti, che il momento del sorpasso dei server Windows su quelli Unix dovrebbe essere il 2009, con i primi che varranno, annualmente, sui 22 miliardi di dollari e i secondi 19.


Già nel trimestre in questione, i server con il sistema operativo di Microsoft sono cresciuti del 14,3% in fatturato (rappresentando più di un terzo di quello totale del mercato, contro una quota dello scorso anno appena superiore al 30%) e del 10,9 in unità.


Impressionante anche la crescita dei server con Linux, il cui fatturato, anno su anno, è migliorato del 45,1% e le unità rilasciate del 32,1%.


Esplosiva la situazione dei blade server, che per quanto partano da una base installate (quella del secondo trimestre 2004) non proprio consistente, sono aumentati di oltre il 67% in fatto di unità e di quasi l’88% in tema di fatturato, per un totale di trimestre di 440 milioni di dollari.


E la speciale classifica dice che si tratta di un mercato quasi duopolista: alla guida, infatti, c’è Ibm, con il 40,9% del mercato, seguita da Hp, con il 38.6.


Buona, come era lecito attendersi, la crescita dei server x86 estesi a 64 bit, il cui raffronto trimestrale avviene su base sequenziale, dato che lo scorso anno nel periodo non esistevano: fatturato a +30,4%.


Complessivamente, il fatturato proveniente dalla categoria dei server x86 è cresciuto nel trimestre del 15,1%, con un ancora contenuto concorso dei server dual core.


La classifica generale dei vendor, se vista con gli occhi del fatturato, decreta prima Ibm, con una quota del 31,9%, generata da vendite cresciute del 4,1%, per un totale di quasi 3,9 miliardi di dollari. Seconda è Hp, con una quota del 28,5%, che vende per quasi 3,5 miliardi di dollari, crescendo dell’11,5% rispetto all’anno precedente.


La terza quota di mercato è quella di Sun, dell’11,3%, in calo di 5 punti rispetto l’anno scorso e pari a un fatturato di 1,37 miliardi di dollari, insidiata da quella di Dell, del 10,5%, generata da un fatturato cresciuto di oltre il 22% e ora pari a 1,28 miliardi di dollari.


La stessa classifica, vista con la lente delle unità rilasciate, dà prima Hp, con una quota del 29,6% e seconda Dell, con il 25,3%.

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