I professionisti non possono utilizzare la Pec del cittadino

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che tutti gli indirizzi Pec dei professionisti comunicati dagli Ordini e Collegi nella forma Cec-Pac contraddistinti dal dominio “@postacertificata.gov.it” verranno rifiutati.

I
professionisti non possono utilizzare la Pec del cittadino. Lo ha chiarito il
Ministero dello Sviluppo Economico con la circolare n. 6391 del 15 gennaio 2014, affermando che i
professionisti non possono utilizzare un indirizzo di posta elettronica
certificata costituita in forma di Cec-Pac
(Pec del cittadino) ai fini della formazione e
dell’aggiornamento dell’Ini-Pec in
quanto quest’ultima permette di comunicare esclusivamente con la Pubblica
Amministrazione e non può essere utilizzata per comunicazioni ufficiali tra
aziende, professionisti e cittadini. Tutti gli indirizzi Pec dei professionisti comunicati dagli Ordini e
Collegi nella forma Cec-Pac contraddistinti dal dominio “@postacertificata.gov.it
verranno pertanto rifiutati, perché
l’utilizzo degli indirizzi Pec gratuiti Cec-Pec deve essere
limitato ai soli cittadini
.

Già in una precedente nota del 10 settembre 2013, indirizzata
alle Camere di commercio, il Ministero aveva precisato che, per gli uffici del registro
delle imprese l’obbligo relativo alla comunicazione all’Ini-Pec degli indirizzi
Pec da loro detenuti non poteva essere assolto mediante l’indicazione della
posta elettronica certificata del cittadino (Cec-Pac), a causa
della differente funzione tra le due differenti Pec nonché per le
particolari modalità di rilascio della Cec-Pec.

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