I pionieri dell’open source rispondono agli attacchi di Microsoft

I pionieri dell’Open Source hanno reagito all’attacco di x-link Microsoft; 000; A; 04-05-2001 x-fine-link di settimana scorsa, affermando che la società di Redmond è colpevole di ignoranza e manovre terroristische finalizzate alla protezi …

I pionieri dell’Open Source hanno reagito all’attacco di
x-link
Microsoft; 000; A; 04-05-2001
x-fine-link
di settimana scorsa, affermando che la società di Redmond è colpevole
di ignoranza e manovre terroristische finalizzate alla protezione
della propria posizione di mercato. Con queste parole Linus Torvalds,
Alan Cox e i vertici della Free Software Foundation hanno replicato
agli attacchi di Craig Mundie, vice presidente di Microsoft, che
aveva recentemente sottolineato come il modello open Source metta a
repentaglio i diritti di proprietà intellettuale degli sviluppatori.
Secondo Richard Stallman, presidente della Fsf il Gpl garantisce,
invece, il totale rispetto nello sviluppo del software. "Nessuno è
forzato a entrare a far parte del gruppo
– ha affermato –, ma
chi vi entra a far parte, è assolutamente chiamato a offrire tutta la
cooperazione che riceve"
. Altre voci a favore dell’open source
sostengono che Microsoft sta dimostrando di essere preoccupata per un
rivale che per la prima volta non può comprare o intimidire. Da parte
sua, Cox ha risposto al vice presidente di Microsoft, sostenendo che
il modello open source basato su Gpl non è affatto la causa dei tanti
fallimenti dotcom, come affermato da Mundie, quanto la pessima
gestione d’impresa. Infine, Torvalds e Cox hanno attaccato la società
di Bill Gates sul modello shared source recentemente varato, "una
pratica con cui il codice di Windows è distribuito a Oem, Isv e
imprese in lettura"
.

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