I perché di un inventario

Catalogare automaticamente tutti gli asset It aziendali conviene. Lo spiega Altiris.

Spesso si parla di Sarbanes-Oxley e di regulatory compliance. Con questi termini si fa riferimento a un complesso di normative, genericamente statunitensi, ma con riflessi anche in Italia, che devono essere considerate come un’opportunità per apportare cambiamenti e migliorare i processi aziendali interni.


Si tratta, in sostanza, di avere un approccio teso ad accrescere il ruolo della tecnologia nell’adempiere e garantire la conformità legislativa. Ovvero, maggior controllo degli ambienti informatici, suffragato da una reportistica finanziaria dettagliata e aggiornata delle spese e delle variazioni degli asset aziendali.


Secondo Altiris, It manager e Cio devono gestire un numero crescente di asset, ma le modalità “artigianali” con cui la maggior parte delle aziende tiene traccia dei propri beni tecnologici spesso diventa causa di costi ulteriori Spesso basati su un semplice foglio di calcolo, gli inventari “fisici” dei cespiti It sono redatti manualmente dal personale.


Sempre secondo il fornitore di sistemi di asset management, lo sviluppo di un software per la gestione automatizzata dei cespiti, invece, consentirebbe ai responsabili It di risparmiare, grazie una raccolta gestita delle informazioni.


Una volta implementato, questo tipo di sistema consente agli It manager di tener traccia dell’intero parco di asset It, creando un inventario di tutti i sistemi, le applicazioni, l’hardware e i contratti posseduti. Nel momento in cui queste informazioni vengono identificate, gli amministratori possono adattarle alle richieste e stabilire le implicazioni di costo per i cespiti. Ovvero possono rettificare e tagliare i costi, eliminando l’hardware inattivo, riducendo il budget speso per licenze software non necessarie e massimizzando il potenziale delle infrastrutture It.


Anche il licensing, secondo Altiris, può diventare un generatore di costi incontrollati, specie se le organizzazioni non prestano attenzione al numero di licenze possedute e alla frequenza con cui il software viene utilizzato.


E poi c’è l’aspetto dei dipendenti “nomadi”, che utilizzano notebook, ancora più difficili monitorare da parte dell’azienda. Una ricerca mondiale di Forrester Research ha rivelato che solo il 9% delle aziende attualmente ha implementato uno strumento per la gestione dei dispositivi mobili mentre il 20% ha affermato che implementerà questo tipo di strumento entro un anno o che hanno un progetto pilota.


Con riferimento a questo scenario, Altiris proprone Inventory Solution, che consente di tener traccia delle numerose informazioni relative all’hardware, ai pacchetti software installati e all’implementazione dei sistemi operativi per tutti gli asset It durante tutto il loro ciclo di vita. I dati vengono riorganizzati, consolidati e protetti in un repository centrale, per una reportistica dettagliata delle informazioni degli asset da una console Web.

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