I pc piangono? I server, invece, no

I dati di Gartner relativi al primo trimestre dell’anno mostrano un andamento positivo e per unità e per fatturato, con un significativo incremento dei prezzi medi di vendita.

Dopo i dati ben poco incoraggianti relativi all’andamento del mercato pc, con i netbook in caduta libera e il consumer al palo, qualche nota positiva arriva invece dal fronte dei server.
A conferma che qualcosa nel mondo professionale e delle imprese si muove.

Secondo Gartner, nel primo trimestre dell’anno in corso le vendite di server a livello mondiale hanno fatto registrare un incremento dell’8,5% in termini quantitativi e un ancor più positivo +17,3% in termini di fatturato.
Buona crescita, dunque, e per di più generalizzata, dal momento che tutte le region hanno chiuso con il segno positive, eccezion fatta per il Giappone.

Complessivamente si parla dunque di 2,307 milioni di unità consegnate, per un giro d’affari complessivo di 12,670 miliardi di dollari.

Se si segmenta il mercato per fasce d’offerta, Gartner evidenzia come i server x86 abbiano registrato una crescita dell’8,6% in termini unitari e del 17,5% in termini di giro d’affari generato, risultando persino al di sopra della media del comparto.
Per questa famiglia di prodotti, sottolinea Gartner, negli ultimi tempi si è assistito a una crescita generale del prezzo medio di vendita, con evidenti benefici in termini di performance di mercato.
L’offerta Risc/Itanium a sua volta ha messo a segno un +5,2% in unità consegnate e del 20,7% in termini di giro d’affari.
Bene anche il fronte dei mainframe, che ha messo a segno un +19,6% in termini di fatturato.

Per quanto riguarda la classifica dei produttori, Hp si posiziona in testa sia alla top five per fatturato, sia a quella per macchine vendute.
In termini di fatturato, nelle casse di Palo Alto sono arrivati 3,8 miliardi di dollari, in crescita del 12,9% rispetto al pari periodo del precedente anno.
Ad Hp segue Ibm, con 3,7 miliardi, in questo caso in crescita del 23,3%, mentre distanziata in terza posizione si colloca Dell, con i suoi 1,8 miliardi di dollari, in crescita del 13,1%.
Molto buona la terza posizione di Oracle, che con I suoi 798,5 milioni di dollari registra l’incremento più significativo: +33,6%.
Non va altrettanto bene per Fujitsu, l’unica, con i suoi 591,9 milioni di dollari a registrare un regresso dell’8,3%.

La graduatoria cambia un po’ quando si leggono i dati relative alle unità consegnate.
Perché se il palmares spetta ancora ad Hp con Ie sue 687.500 unità consegnate, in crescita del 2,3%, la seconda posizione spetta invece a Dell, con 508.600 server.
Terza ritroviamo Ibm, con 272.238 macchine e quarta Fujitsu ferma a 76.600 unità.
Singolare, va detto, è la quinta posizione di Oracle, che con le sue 36.700 unità registra un regresso del 13,5%: una conferma palese di quanto accennato all’inizio in merito all’innalzamento del prezzo medio di vendita delle macchine.

In termini geografici, la regione che ha registrato i tassi di crescita più interessanti è stata l’Europa Orientale, nella quale si parla di un aumento delle unità consegnate pari al 21,1%.
Per l’area Emea si parla invece di una crescita del fatturato del 13,2%, pari a 3,6 miliardi di dollari, accompagnata da un incremento del 5,2% in termini di fatturato.
La classifica, in questo caso, posiziona in testa Hp, con 1,4 miliardi di dollari, seguita da Ibm, Dell, Oracle e Fujitsu.

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