I mattoni Commerce One per costruire piazze pubbliche e private

La società si è rafforzata sul fronte dell’integrazione (grazie a un accordo con Microsoft) e delle componenti infrastrutturali e applicative (con l’acquisizione di Exterprise). E mentre punta alle aste per i marketplace pubblici, lancia una soluzione pacchettizzata di e-procurement.

Nonostante i recenti venti di crisi, Commerce One non teme di perdere la leadership in tema di piattaforme per marketplace. La società si sta muovendo sia verso lo sviluppo tecnologico, anche tramite accordi e acquisizioni (come quella di Exterprise, lo scorso marzo) sia per ciò che concerne la messa a punto di servizi a valore aggiunto. L’obiettivo è abbracciare le tre aree di interesse rappresentate dai maketplace pubblici, da quelli privati e dalle soluzioni che indirizzano particolari applicazioni.


Con Edilio Rossi, marketing manager di Commerce One Italia, abbiamo fatto il punto della situazione. Partiamo dal primo settore, quello pubblico, che è poi il più deludente in termini di risultati. "Di fatto – ha spiegato Rossi – il modello di business messo a punto nel ‘99-2000, basato sul concetto del luogo di scambio e sulla percentuale sulle transazioni, ha mostrato debolezza sul fronte dei servizi e dell’integrazione con le applicazioni aziendali. Da quest’ultimo punto di vista, la novità più interessante è il recente accordo siglato con Microsoft, che prevede la realizzazione di Commerce One Gateway for BizTalk Framework e di un Connectivity Kit per BizTalk.


Il primo, sostanzialmente, è un gateway, inserito come opzione all’interno della piattaforma operativa MarketSite, che gestisce le connessioni tra le applicazioni aziendali e quelle dei partner nel marketplace. Il secondo offre un traduttore per documenti di business nei differenti formati (xCbl, Edi, Xml) consentendo alle aziende che utilizzano piattaforme Microsoft di "agganciarsi" agevolmente al marketplace. Quanto ai servizi a valore aggiunto, la strada imboccata da Commerce One è quella dei meccanismi delle aste online, per i quali la società ha realizzato l’applicazione Commerce One Auction. "Le aste – ha spiegato Rossi – stanno diventando una fonte di entrata per le piazze virtuali pubbliche e un servizio importante per i clienti, offrendo risparmi nell’ordine del 10-20%. Funzionano talmente bene che anche il settore privato mostra segni di interesse.


E proprio nel quadro del privato Commerce One ha inserito altri fondamentali tasselli, che sono però importanti per tutte le aree di interesse. A parte la partnership tecnologica e commerciale con Sap, che si poggia sulle soluzioni MarketSet ed Enterprise Buyer (quest’ultima è per l’e-procurement interno), l’acquisizione di Exterprise ha consentito di ampliare tanto le componenti infrastrutturali quanto quelle applicative. "Un marketplace privato – ha aggiunto Rossi – indirizza l’intera value chain e il workflow, quindi è importante offrire la visibilità di tutti i processi in maniera semplice. Exterprise ci ha portato in dote una migliore inferfaccia utente, un motore per gestire i processi e le regole di workflow all’interno del marketplace e, infine, un ambiente di sviluppo per realizzare applicazioni specifiche. Le aree di competenza applicative acquisite riguardano, invece, l’e-selling, l’e-sourcing e funzionalità di Business intelligence da integrare in MarketSite.


Ma le novità non finiscono qui. Nonostante Commerce One ribadisca la propria natura di "marketplace company", l’ultimo elemento è destinato, invece, al mercato aziendale. Si tratta di una soluzione pacchettizzata, battezzata Collaborative Procurement, che si indirizza a quelle realtà interessate a portarsi in casa le applicazioni tipiche di un marketplace, con riferimento agli interscambi dell’intero ciclo order-to-pay nei processi di acquisto collaborativo, che coinvolgono cioè in maniera sinergica le aziende acquirenti e i fornitori. "Abbiamo pacchettizzato la parte desktop di Enterprise Buyer aggiungendo i servizi di dynamic billing delle aste, la gestione dei pagamenti, l’interscambio dei documenti con i fornitori ci ha spiegato Rossi. Il matrimonio con Sap è forse in discussione? "Assolutamente no – ha assicurato il manager -. Il rapporto è eccellente e si sta continuamente sviluppando.

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