I costruttori obbligano Microsoft a rivedere i piani sul Pocket Pc

Nel tentativo di rendere più economici i propri dispositivi, i fabbricanti di handheld stanno cercando di svincolarsi dalla pressione economica imposta dalle licenze software della società di Bill Gates

Sul versante handheld in questo periodo Microsoft sembra essere un po’
smarrita. Da una parte propone infatti il suo Pocket Pc come la migliore
piattaforma per i computer palmari, dall’altra lascia invece una via alternativa
ai costruttori che dà loro l’opportunità di poter operare in modo più efficace.
In altre parole, la proposta di Bill Gaes e soci ruota attorno al Pocket Pc
Package, ossia un insieme del sistema operativo Windows Ce e delle versioni
ridotte delle classiche applicazioni Office. Una sorta di all-in-one software
che lascia ben poco spazio ai costruttori, i quali invece continuano
imperterriti a cercare di vendere i propri prodotti vestiti con Windows Ce e
applicazioni personalizzate.


Così possono accadere situazioni imbarazzanti per Microsoft, come
recentemente è accaduto con Casio che ha messo in commercio il Cassiopeia
Be-300, un handheld basato su Windows Ce 3.0 ma dotato di software totalmente
made by Casio. Questo ha permesso al costruttore di proporre un dispositivo a
300 dollari, ossia circa 200 dollari meno rispetto al costo medio di questo tipo
di prodotti. E questo è un fatto molto importante nel mercato consumer, dove il
prezzo gioca un ruolo fondamentale. La strategia di avere una sorta di duplice
comportamento sul versante handheld potrebbe giocare un brutto scherzo a Bill
Gates e soci. Il fatto di imporre licenze sia per il sistema operativo sia per
le applicazioni sta infatti creando presso i costruttori un fronte che tende a
muoversi in modo autonomo, almeno per quanto concerne le applicazioni.


Gli analisti ritengono che una tale politica di licenze potrebbe rendere vano
tutto il lavoro fatto da Microsoft per educare i consumatori su cosa aspettarsi
da un dispositivo a Pocket Pc. C’è poi il rischio che la proposta di Casio abbia
successo e che l’esempio venga seguito da altri costruttori, il che creerebbe
una perdita di consistenza a livello di interfaccia. E questo potrebbe essere un
grosso problema per la casa di Redmond che ha fatto il possibile per riuscire ad
affermare Windows Ce come sistema operativo universale, ossia che potesse essere
usato nelle autoradio come nei frigoriferi o nelle apparecchiature
stereofoniche.


Casio non è comunque il primo costruttore a tentare la via dell’autonomia nel
tentativo di offrire prodotti più economici. Ci avevano già provato
Hewlett-Packard e Compaq, che però in un secondo tempo, avevano puntato sul
risparmio in componenti come il display o nella diminuzione della memoria.
Microsoft però non sembra essere preoccupata più di tanto del principio di
ammutinamento in atto. D’altra parte una situazione simile è successa tra
Handspring e Palm e, a parte l’atteggiamento più aggressivo da parte di Palm, ha
avuto come risultato una maggiore diffusione dei prodotti a base Palm Os. Bill
Gates e soci sembrano puntare proprio a questo e per tale motivo non sono ancora
corsi ai ripari.

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