Huawei OceanStor Dorado V3 soddisfa le esigenze di bassa latenza

Una grande azienda di sicurezza elabora oltre 200 milioni di transazioni al giorno. I suoi precedenti sistemi erano messi a dura prova da carichi di lavoro da 100.000 transazioni al secondo (TPS). L’ analisi ha dimostrato che il collo di bottiglia nelle prestazioni è dovuto ai tempi di risposta dei sistemi storage. Il cliente ha richiesto quindi una soluzione in grado di ridurre la latenza in modo significativo, da 2 ms a 0.5 ms.

Migliorare il tempo di risposta dei servizi è indispensabile per la trasformazione digitale

La proliferazione dei dati nell’economia digitale ha cambiato il modo in cui le persone si approcciano ad essi. I dati non sono più utilizzati solo come supporto alle operazioni di business, ma sono diventati l’elemento chiave della trasformazione digitale. I data center delle aziende offrono sempre più servizi.

Questo, insieme alla crescente frequenza con cui i dati vengono movimentati, ha comportato la richiesta da parte delle imprese di una minor latenza e un livello di servizio più elevato. Tutti gli aspetti del business, dall’ERP, al CRM, al processo produttivo (comprensivo di acquisti, produzione, distribuzione e altri processi) e le componenti di gestione d’impresa (finanziaria, risorse umane, processi decisionali e così via), richiedono sistemi IT ad alte prestazioni e dalla comprovata affidabilità.

In seguito all’avvento del cloud computing, virtualizzazione dei server e cambiamenti nelle configurazioni, si richiede che i dispositivi IT gestiscano molteplici integrazioni invece di una singola applicazione. I clienti richiedono minori tempi d’attesa e maggiore disponibilità. Questo significa che i sistemi IT per le imprese devono essere in grado di ridurre i tempi di risposta nelle transazioni e all’interno delle dinamiche lavorative, migliorando al contempo le capacità di elaborazione. Per poter stare al passo con i tempi, le imprese guardano sempre a nuovi modi di migliorare le proprie performance: per questo un sempre maggior numero di utenti ripone grande attenzione al miglioramento della propria efficienza affidandosi al giusto sistema IT. Gli approcci più comuni sono incrementare il numero dei server o migliorarne la configurazione, spesso riducendo il carico sui server fino al 10%. Queste misure hanno l’obiettivo di rafforzare i server per assicurare livelli delle prestazioni sufficienti per le applicazioni e i database ”mission-critical”. Per la maggior parte degli utenti, questi approcci portano a un eccesso di capacità di elaborazione se confrontata con la configurazione degli storage. In questo modo il problema del collo di bottiglia nelle prestazioni rimane irrisolto.

Una ricerca condotta su un campione di circa 100 utenti interessati da questa situazione ha rivelato che l’87% dei problemi sulle performance dei sistemi risiede nell’interazione tra i sottosistemi di storage e i database applicativi. In altre parole, la latenza nei tempi di risposta e le capacità di accesso simultaneo dei sottosistemi di storage agiscono da collo di bottiglia per l’intero sistema.

Con la crescita del volume dei servizi, cresce anche il numero di I/O che il sistema di storage deve elaborare. Fondamentale per supportare una rapida risposta applicativa è assicurare che la latenza rimanga bassa e prevedibile anche quando l’IOPS raggiunge un valore pari a un milione.

Prevenzione e bassa latenza – caratteristiche chiave per guidare la trasformazione digitale

Nell’era degli HDD, le applicazioni di backup/network su disco per le imprese non hanno prestato particolare attenzione all’aspetto della latenza. Una latenza di 10 ms era considerata perfettamente accettabile. Con l’avvento del cloud e di altri trend, i desktop virtuali sono diventati comuni negli uffici e le aspettative sui tempi di latenza hanno abbassato la soglia a 5 ms. Oggi i Big Data e altre tecnologie di ultima generazione stanno cambiando le nostre vite. I picchi di dati hanno avuto un enorme impatto sui sistemi di CRM e ERP delle imprese.

Una latenza stabile e prevedibile di 0,5 ms è diventata il nuovo standard dei servizi di alta qualità.

Ecco alcuni esempi di casi recenti.

Vodafone, uno dei maggiori operatori telefonici al mondo, richiedeva che i propri sistemi di fatturazione in tempo reale raggiungessero una latenza di massimo 0,5 ms per soddisfare una duplice esigenza derivante da una base di clienti in rapida espansione e l’offerta di un più ricco portafoglio di servizi.

Shenwan Hongyuan Securities, una delle più grandi aziende di sicurezza in Cina,  richiedeva un potere di elaborazione tale da consentire la gestione di 100.000 TPS durante i picchi di servizio, senza che venisse inficiata la qualità del servizio stesso. La latenza in tutti i sistemi di storage doveva essere mantenuta al di sotto di 0,5 ms.

CSS Insurance, il secondo più grande gruppo di assicurazione sanitaria in Svizzera, aveva la necessità di contenere la latenza tra 0.5 e 1 ms per garantire rapidi tempi di risposta dei propri servizi durante le ore di picco.

Stiamo parlando di una latenza di 0,5 ms riferita a sistemi che gestiscono importanti moli di dati generate da ingenti carichi di lavoro nell’ambito dei servizi (100.000 IOPS e oltre), sistemi in grado di mantenere una latenza bassa e prevedibile, offrendo ai clienti un’esperienza uniforme durante i picchi di servizio come in condizioni normali.

Huawei OceanStor Dorado V3, la nuova generazione di all flash storage

Quali cambiamenti porta al business una latenza entro 0,5 ms?

Oggi con la trasformazione digitale la riduzione della latenza di storage a 0,5 ms ci colloca in una dimensione completamente nuova. Possiamo dire addio alle lunghe attese sui social media e sulle applicazioni, così come nel business.

In finanza, le capacità di elaborazione in batch di data warehouse determinano il livello di analisi di business bancario. Una banca gestisce oltre 30 TB di dati ogni giorno. Il tempo necessario a processare la mole di dati giornalieri spesso eccede la finestra di tempo assegnata, compromettendo seriamente la possibilità di prendere decisioni relative al giorno seguente. A complicare le cose rimane il fatto che la mole di dati cresce rapidamente. L’adozione di sistemi in grado di mantenere una latenza di 0,5 ms e ridurre il tempo di elaborazione necessario a due ore, permette di ottenere rapidamente le informazioni necessarie e di prendere decisioni oculate.

Nel settore sanitario, un ospedale di alto livello raccoglie le analisi del sangue di 300 pazienti al giorno e salva quei dati in quattro copie. L’immunità e altre categorie di analisi vengono estratte dai campioni e inserite nei report. Questo processo coinvolge centinaia di TB nelle fasi di elaborazione e analisi dati. Produrre i report richiede oltre otto ore. Se il sistema di storage potesse assicurare una latenza di 0,5 ms per una risposta più rapida, il tempo necessario potrebbe essere ridotto a due ore, migliorando la qualità del servizio sanitario.

Nel campo della mappatura di precisione, dell’high-performance computing e altri ancora, una latenza di 0,5 ms offre un’esperienza di servizio totalmente nuova. La velocità di elaborazione e l’analisi devono tenere il passo della crescita esponenziale dei dati. Le tempistiche di elaborazione si stanno riducendo da giorni a ore, e da ore a secondi. La richiesta di velocità nell’elaborazione dei dati e di bassa latenza sono i due maggiori punti di interesse.

Huawei Dorado V3 implementa un’accelerazione a livello software e hardware, mantenendo una latenza molto bassa per aiutare le imprese a raggiungere i propri obiettivi di trasformazione digitale.

Huawei OceanStor Dorado V3

Grazie alle grandi prestazioni che riesce ad assicurare, la tecnologia all flash gioca un ruolo fondamentale nell’accelerare la trasformazione digitale delle imprese.

OceanStor Dorado V3 è l’unico prodotto sul mercato in grado di offrire un’ottimizzazione end-to-end garantita da Huawei grazie ai suoi sistemi operativi storage, chip e SSD proprietari. Il sistema è in grado di raggiungere 4 milioni di IOPS mantenendo una latenza di 0,5 ms. L’eccellenza nelle prestazioni si unisce a una solida stabilità della tecnologia all flash, soddisfacendo appieno i requisiti dei servizi più critici.

In termini di hardware, Huawei elabora gli algoritmi FTL delle memorie flash e li trasferisce ai suoi chip di controllo proprietari, riducendo il tempo necessario a trasferire i dati dal controller SSD al supporto flash per ogni operazione di lettura/scrittura. La latenza rimane molto bassa durante la scrittura sul SSD: soli 40 μs.

In termini di software, l’innovativa tecnologia proprietaria FlashLink di Huawei permette al controller dello storage di recepire in modo intelligente la disposizione dei dati all’interno del disco SSD. L’architettura service-driven dello storage controller integra l’applicazione software ottimale per le risorse hardware e calibra la disposizione dei dati e le priorità delle operazioni di I/O nel disco SSD per soddisfare i requisiti di performance del cliente. In generale, le prestazioni vengono migliorate grazie all’ottimizzazione dell’utilizzo di SSD e controller.

Scopri come un portafoglio all flash completo e un ecosistema di partnership aperto possono aiutare la tua azienda a beneficiare delle capacità di elaborazione della rivoluzione flash.

Huawei OceanStor Dorado V3 sfrutta il potenziale dei data center grazie alla tecnologia all flash e accelera la trasformazione digitale dell’impresa.

 

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