Html5 contro Flash riguarda anche il business

Il parere del ceo di Brightcove, Jeremy Allaire. iPhone, iPad, tablet, smartphone: la proliferazione dei nuovi dispositivi sta cambiando il modo di fruire dei contenuti digitali. E c’entra anche la televisione.

Se la tecnologia sta facendo passi da gigante, mettendo nelle tasche delle persone funzionalità fino a poco tempo fa riservate ai pc desktop, se non alle workstation aziendali, questo pone una serie di problematiche nuove a chi si occupa di creare i contenuti che viaggiano fisicamente su queste nuove piattaforme di distribuzione.

La crescita delle piattaforme di dispositivi connessi rappresenta sicuramente la sfida più impegnativa, ma anche la più interessante per questi professionisti digitali.
Gli analisti di Wall Street securities prevedono che entro il 2014 oltre la metà dell’utilizzo di Internet in tutto il mondo proverrà da questi dispositivi.

«Credo che potrebbe accadere anche prima», spiega Jeremy Allaire, Ceo di Brightcove. Il problema principale per gli editori e gli sviluppatori di contenuti riguarda la crescente frammentazione e complessità della guerra sul fronte dei tempi di esecuzione su queste piattaforme.

Secondo Allaire questo porta a «scontri che riguardano meno i problemi tecnologici e più l’economia politica dello sviluppo di applicazioni, assieme alle implicazioni su chi controlla l’accesso per gli utenti e le opportunità di profitto che ne derivano».

«Per gli sviluppatori di contenuti e applicazioni – prosegue il ceo – non esistono oggi scelte semplici, né un futuro prevedibile. Il risultato è un sconvolgente livello di frammentazione del tempo di esecuzione e complessità per le applicazioni dei contenuti digitali».

Per Allaire ogni società che tratta contenuti digitali deve mettere in atto una strategia per le varie categorie.

Computer Web: se il linguaggio Html5 rispetto a Flash si profila essere predominante nel futuro del computer Web, oggi è necessario abbracciare entrambi i linguaggi, considerando che quello Flash rimane il media runtime più rilevante in termini di distribuzione e funzionalità sui pc.

Web Mobile: una volta significava connessione Wap o siti Html scadenti e leggeri da visualizzare su BlackBerry. Oggi vuol dire “touch Web”, un’esperienza ottimizzata per smartphone e tablet: «Html5 sembra emergere come unica piattaforma unificata per indirizzare i contenuti delle applicazioni su queste piattaforme».

Applicazioni iOS: «Se si desidera prender parte alle iniziative di marketing e distribuzione, e cavalcare l’onda dei profitti di Apple, è necessario inserirsi nell’ecosistema di iTunes. Servono applicazioni native che offrano valore per entrare a far parte di pubblicità e pagamento di applicazioni e contenuti». E la stessa cosa vale per le applicazioni Android.

Il futuro renderà tutto non meno complicato, sia aggiungendo nuove piattaforme di runtime Native App, che con la proliferazione di più dispositivi: ad esempio iPhone contro iPad, connected Tv contro Tablet e pc su Web).
«Se le piattaforme per dispositivi mobili e portatili sono al centro di questo stravolgimento, il nuovo fronte emergente è rappresentato dalla Connected Tv, che sta prendendo forma e che sembra riguardare sia le applicazioni connesse sia la distribuzione di contenuti televisivi», aggiunge Allaire.

La connected Tv rappresenta solo una nuova superficie per l’accesso contestuale alle informazioni, la possibilità di comunicare e interagire.
Con centinaia di milioni di consumatori dotati di dispositivi “smart” (con funzionalità di navigazione e data entry), è inevitabile desiderino connettere quelle esperienze su schermi più ampi e in formato più confortevole (ad esempio su un ampio schermo piatto in una stanza con un comodo posto a sedere).

Questo significherà usufruire di una programmazione video lineare di lunga durata, ma prevedo che riguarderà molto anche la possibilità di interagire con Facebook, effettuare una videochiamata, giocare o fare shopping online.

Con la connected Tv, la guerra dei tempi di esecuzione per realizzare applicazioni per dispositivi connessi raggiunge il salotto, dove la posta in gioco non riguarda il futuro della televisione, ma il futuro delle applicazioni Internet, della comunicazione e del commercio.

Per Allaire sarà dunque una battaglia di piattaforme, Html5 contro Flash, Native Apps contro la Web Tv, Apple contro Google contro i produttori di console e piattaforme Tv.

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