Hp si prepara per McKinley

La società è pronta a rilasciare una classe di server basati su processore Ia-32 Foster non appena Intel annuncerà la disponibilità dei nuovi Xeon Mp. Ma per il 2002 la vera leva dell’offerta dei server Intel sarà rappresentata dai sistemi che integrano McKinley.

Hewlett Packard è pronta a rilasciare una classe di server basati su processore Ia-32 Foster non appena Intel annuncerà la disponibilità dei nuovi Xeon Mp. Ma per il 2002 la vera leva dell’offerta Hp per quanto concerne i server Intel-based sarà rappresentata dai sistemi basati su McKinley, la seconda generazione dei processori Itanium a 64-bit. “Sarà integrando questo nuovo chip, disponibile per la metà del 2002, che i server Intel potranno compiere, infatti, il vero salto di qualità – ha sottolineato Alberto Bozzo, European operation manager Netserver business Europe di Hp -. Il microprocessore integrerà, infatti, alcuni elementi che non sono stati inseriti nella prima versione di Itanium, come la cache L3 e un system bus a 400 MHz”.
Ai nuovi sistemi a 64-bit la società di Palo Alto sta lavorando da tempo, soprattutto per riuscire a garantire la disponibilità del chipset “Pluto”, utilizzabile sui server, sulle workstation e con gli stessi processori Pa-Risc di Hp. “La produzione di “Pluto” sarà economicamente vantaggiosa per Hp – ha affermato Marc Botherel, Itanium product manager business computing organisation Emea della società -. La progettazione univoca di server e workstation permetterà, infatti, di abbattere i costi di produzione a grande vantaggio dei clienti”. Attualmente le due tipologie di sistemi usano chipset diversi e motherboard differenti, il che significa che i volumi complessivi dei componenti non può che essere contenuto. Attraverso l’integrazione di un bus grafico Agp su “Pluto”, il chipset potrà essere usato, invece, sia sui server che sulle workstation, spingendo a una più proficua economia di scala e a una maggiore diffusione di Itanium, che nella sua prima release non sembra aver proprio conquistato il mercato. Nel 2001 in tutto il mondo sono stati consegnati, infatti, complessivamente 70mila sistemi basati su Merced. “Naturalmente per una ampia diffusione di McKinley sarà fondamentale la disponibilità del software – ha aggiunto Bozzo -. Una volta garantita, la nuova Ia-64 potrà davvero aspirare a consolidarsi sul mercato, avvantaggiandosi anche di un considerevole calo nei prezzi di sistema per una riduzione delle loro dimensioni”. La stessa Hp ha reso noto che con McKinley inserirà nell’offerta server rack-mountable 2U, invece delle attuali macchine Itanium 7U.

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