L’azienda statunitense accelera i tempi per la presentazione della nuova linea di sistemi AlphaServer, che promette di offrire maggiori vantaggi nel rapporto qualità/prezzo rispetto alle esistenti tecnologie.
14 gennaio 2003 Tutto pronto o quasi, in casa Hewlett-Packard, per il lancio della linea AlphaServer. Stando alle dichiarazioni di Hp, la tecnologia Alpha dovrebbe significare un sostanziale miglioramento del rapporto qualità/prezzo rispetto a quanto attualmente disponibile sul mercato dei server, tuttavia secondo gli analisti le intenzioni dell’azienda di standardizzare tutti i propri server con l’integrazione di processori Intel Itanium potrebbe frenare parecchi entusiasmi. Hp ha rilevato la tecnologia Alpha con l’acquisizione di Compaq; gli AlphaServer girano sui sistemi operativi OpenVms e Tru64 Unix, e già prima della fusione societaria ne era stata stabilita l’uscita di produzione. L’attività AlphaServer dell’azienda, d’altronde, è in rosso, e le previsioni indicano una perdita di oltre 200 milioni di dollari solo nel corso di quest’anno finanziario.
La famiglia di AlphaServer Marvel si basa sui recenti processori Hp Ev7, con modelli che spaziano da server dipartimentali a due Cpu fino a server enterprise da 64 processori. Al di là dei più veloci processori Ev7, i nuovi server dipartimentali ed enterprise sono caratterizzati da una tecnologia denominata switchless mesh architecture, che permette agli utenti di aggiungere processori, memoria e capacità I/O: “quasi come i mattoncini Lego”, recita il sito web di Hp. Adesso, la decisione dell’azienda di adottare come standard Intel Itanium lascia intravedere agli utenti la possibilità di spiacevoli migrazioni: «dovranno richiedere ad Hp garanzie sulla protezione dei loro investimenti», assicura Rich Partridge, analista della Dh Brown Associates, nel momento in cui saranno obbligati a spostarsi dagli AlphaServer Marvel a quelli con il processore Itanium».
