Tolti i veli a OpenView Compliance Manager, per la Sarbanes-Oxley, e a Soa Manager, per il ciclo di vita dei servizi Soa.
Anche Hp sale in sella al cavallo della regulatory compliance con una proposta dedicata. Si tratta di OpenView Compliance Manager, un tool che mette a disposizione una dashboard per visualizzare da un unico punto ciò che sta accedento nell’infrastruttura It in merito a dati e iter procedurali. L’obiettivo specifico è l’ottemperanza alle norme stabilite dalla Sarbanes-Oxley, con particolare riferimento alla Sezione 404 della legge, che impone che i bilanci annuali siano sottoposti a una serie di controlli interni aggiuntivi sui report finanziari.
Il nuovo tool marchiato OpenView mira ad automatizzare proprio tali operazioni di verifica, strutturandole nei necessari cicli sequenziali.
L’idea del prodotto è maturata inizialmente in seno ad Hp per rispondere a esigenze interne, ma è stata quasi subito trasformrata in progetto commerciale. Il suo debutto sui mercati sarà effettivo dal prossimo settembre, a un prezzo base di 250.000 dollari. Compliance Manager sarà, di fatto, un add on di OpenView, ma potrà anche essere acquistato singolarmente, data la possibilità di sovrapporlo, previa integrazione specifica, a soluzioni di monitoring e management di altri produttori.
Contestualmente, Hp ha anche annunciato OpenView Service Oriented Architecture Manager, una componente infrastrutturale chiaramente destinata alla costruzione di ambienti Soa. L’idea, proprio come quella che anima gli altri protagonisti dell’ambito Soa, è quella di fornire una sinergia migliore tra l’It e i processi di business. In questo senso, Soa Manager è destinato a chi si occupa di servizi It e deve predisporre lo sviluppo, l’implementazione e la gestione (in altre parole, il ciclo di vita) dei servizi Soa. Alla base del prodotto, già disponibile a un prezzo che varia dai 25.000 al milione di dollari, c’è la tecnologia di Talking Blocks, realtà acquisita da Hp un paio di anni fa.
