Hp e Web Learn, quando due sono meglio di uno

Almeno in ambito e-learning. Le due società hanno stretto una partnership per sviluppare, implementare e gestire programmi di formazione avanzati per le Pmi

9 luglio 2003 Entrambi esperti in ambito e-learning, ma con clienti e competenze sostanzialmente complementari, Hp e l’italiana Web Learn hanno unito le forze.
Il risultato è una partnership nata allo scopo di fornire alle Piccole e Medie imprese di casa nostra una serie di programmi di formazione avanzati erogati con il sistema dell’apprendimento a distanza. Stando all’accordo, la società italiana che sviluppa e fornisce questo genere di programmi adotterà la piattaforma di Learning Management System e il sistema di Visual Classroom di Hp Services.
Nonostante la localizzazione e i costi ancora troppo elevati siano un freno all’affermazione dell’insegnamento a distanza, il mercato dell’e-learning mostra numeri in forte crescita che, in quest’ultimi anni, hanno eroso quote significative all’insegnamento in aula”, ha sottolineato Danilo Triulzi, education services manager
di Hp Services.
Un business estremamente appetibile e che ha convinto Web Learn a mettere da parte la propria piattaforma sviluppata in italiano, a favore di una multilingua che con sé porta tutti i vantaggi dell’avere un partner a respiro internazionale. “Alle Pmi – ha affermato Gaetano Fabiano, direttore commerciale di Web Learn – metteremo a disposizione una serie di programmi personalizzati sulle loro specifiche esigenze, cercando di contenere i costi erogando, qualora ci venga richiesto, contenuti e servizi end-to-end in modalità Asp, per non sobbarcarli dell’onere delle infrastrutture”.
Dal canto suo, Hp vedrà così ampliata l’offerta dei propri contenuti, soprattutto nell’area di skill non-It, vista la competenza di Web Learn nella formazione finanziata con il Fondo Sociale Europeo.
Inoltre – conclude Triulzi -, trarremo vantaggio da chi ha già esperienza nella gestione del tutoring e dell’assistenza agli studenti, che beneficeranno del cosiddetto blended learning, vale a dire il giusto mix fra l’apprendimento virtuale e quello in aula”.

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